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mercoledì, luglio 20, 2022

Dieci e non sentirli

Dieci anni fa, finalmente, mi laureavo. Ricordo quella giornata come una delle più calde della mia vita: già alle otto e trenta del mattino l'aria era irrespirabille, in quell'angusta aula dal soffitto basso in quel
di San Lorenzo. Eppure mai come in quel momento ho respirato a pieni polmoni il cambiamento. Auspicato, rincorso, afferrato, interiorizzato e consapevolizzato, portato alle sue estreme conseguenze per ripartire di slancio, non senza dolore e dubbi, ma consapevole dell'unicità del mio percorso. Consapevole di non aver portato avanti altro che i miei sogni e le mie aspettative, non quelle di altri, e felice per l'amore e il sostegno di quei pochi da sempre al mio fianco. Da allora sono già trascorsi dieci anni, e molte cose sono ulteriormente cambiate; nonostante tutto, i momenti di gioia intensa hanno decisamente surclassato quelli di sconforto. Oggi guardo al momento del mio diploma di laurea con gratitudine verso quel me stesso un po' più giovane, e al contempo scruto con speranza dinamica l'orizzonte degli eventi, verso il quale mi protendo con coraggio e anche un pizzico di sfida. Ad maiora, semper!

3 commenti:

minimo ha detto...

Ho avuta una sensazione del tutto diversa il giorno della mia laurea, più di trentanni fa. Non sentivo nessuna emozione solo caldo e fastidi ma io a differenza tua ero ARRIVATO a quel momento passando attraverso molti cambiamenti e parecchie indecisioni. In realtà non ero riuscito a scegliere nulla mi ero solo trovato quegli anni e quella laurea tra le mani...molto in ritardo sul programma. Se tu invece sei giunto a un traguardo voluto fortemente e adesso dopo 10 anni lo ricordi così intensamente significa che lo meritavi. Sono felice per te.

Le Cannu ha detto...

Ciao, e grazie per il tuo commento! In realtà anche il mio percorso è stato tortuoso; mi sono laureato a 33 anni, dopo un lungo periodo di inattività, confusione, dolore e grossi dubbi esistenziali. Amavo i miei studi, ma non riuscivo a percepirne più lo scopo e la bellezza, finché non è scattato qualcosa.

LeCannu ha detto...

@kaipuu: sì, volano, anche se non sempre ad alta quota.... Spesso sono radenti al terreno e il rischio di farsi male è alto. Indubbiamente hanno impiegato poco tempo a trascorrere, spesso in modo turbolento e angosciante, altre volte in maniera rivoluzionaria ed entusiasmante... Continueremo il viaggio!
Grazie per il tuo intervento, benvenuta!