... Così cantava Max Gazzè. L'imprevisto è parte della vita. Forse ne costituisce l'aspetto più stimolante, anche quando stravolge negativamente la nostra quotidianità. L'imprevisto genera crisi, ripiegamento, riflessione e sommovimento di idee, che escono dall'incubazione, dalla stasi, e si traducono in variabili e movimento. Perciò va riconosciuto subito e assecondato: l'imprevisto ci spinge alla ricerca. Come questo blog, anche se il fine non è chiaro neppure a me...
mercoledì, agosto 27, 2025
De reditu 2025
Ritornare in questo luogo dell'anima, o non-luogo del cuore, è sempre più un'operazione che si discosta dalla nostalgia per avvicinarsi ad un vero e proprio ritorno in carne, ossa e psiche ad un alterità che conferma la mia vera essenza, la mia umanità dolente eppur sempre più consapevole. Questo lungo viaggio che mi ha portato ad esplorare i territori impervi dell'incertezza, l'oscurità della coscienza, le fibre tese e plasticamente tese all'infinito della maturazione, continua ad essere sempre più intimo e reale, anche attraverso il vascello della navigazione eterea nel web. Sento di essere davvero tornato a casa, dove ad attendermi ho trovato ciò che sapevo giacere sotto una coltre mai sopita di ricordi: quel me stesso che troppe volte ho evitato, troppe volte ho misconosciuto, troppe volte ho sottovalutato, troppe volte ho rinnegato. La mia nave sta rientrando placidamente in porto, tra acque serene e lievemente increspate, dove so che troverò un mondo diverso, eccitante e pieno di incognite, ma profondamente mio.
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