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lunedì, dicembre 24, 2007

Tante angurie


A tutti gli uomini di buona volontà, ma anche a quelli un pò più cattivelli.. A tutti quelli che hanno passato un anno di merda, a tutti quelli che ricercano serenità e spesso non la trovano, a tutti quelli che credono Natale sia l' unica isola felice della loro esistenza, a tutti quelli che cercano invece di portare il sole nella propria vita e in quella degli altri al di fuori del 25 dicembre.. A tutti quelli che hanno pochissimi motivi per festeggiare, a tutti quelli che vogliono festeggiare a tutti i costi, a tutti quelli che inonderanno l' etere di sms fatti in serie, a tutti quelli che continueranno a dimostrare con le proprie azioni che cercano di essere buoni 365 giorni all' anno, anche se a volte non riescono come vorrebbero.

A tutti voi che siete in questo blog, tanti auguri di buone feste, perchè vi voglio bene davvero.

Fanculo a babbo natale, alla befana e ai presepi viventi!

lunedì, dicembre 17, 2007

Anesthesia( me tirano i punti)

L' ho sempre detto che gli unici punti che contano sono quelli che ti mettono all' ospedale.. La prossima volta chiedo una cerniera lampo, è più comoda e fa meno male. Quest' anno il mio regalo di Natale è stato togliermi qualcosa, dei calcoli alla colecisti grossi come palline da ping pong. Convivo ora con una mancanza, un pezzo in meno del mio corpo... Fossi stato grasso, ne avrei gioito, ora invece mi tocca anche recuperare quegli etti in più di sano calcare epatico. Vorrà dire che raschierò i tubi dell' acqua della cucina e berrò un drink alla mia salute. Insomma, Natale si approssima, a me non frega un cazzo ma spero comunque che la mia pancina non faccia le bizze perchè voglio scofanarmi questo mondo e quell' altro, che è notoriamente sterminato.

venerdì, dicembre 14, 2007

Un Natale diverso?



Riflettevo, dinnanzi al mio specchio appannato:

Quest' anno Italia uno ha trasmesso " Una poltrona per due" con un mese d' anticipo, il 24 novembre anziché la vigilia di Natale. E, in un paese dove niente accade per caso anche quando sembra accadere per caso, si possono formulare diverse ipotesi in relazione a questo inquietante avvenimento.

1) Il segnale è stato lanciato all' indomani o in concomitanza dell' inciucione Veltrone- supernano, un incitamento catodico e poco subliminale per le coscienze delle masse a consumare i panettoni acquistati alla standa in piazza del campidoglio.

2) Trattavasi di un segnale criptato per Fratelli realtivo all' imminente crollo dei prezzi dei mobili all' ingrosso.

3) Eddie Murphy e Dan Aykroyd sono morti.

Continuate voi..

lunedì, dicembre 03, 2007

Novità di dicembre


Ho iniziato a lavorare, è ufficiale, anche se sono ancora in prova. Molti di voi si stupiranno, ma sono addetto al bancone in un bar, e nonostante la mia proverbiale goffaggine non ho ancora rotto nemmeno un bicchiere... Sono contento di aver scelto liberamente il modo di poter fare sacrifici per permettere a me stesso di vivere la mia vita in maniera spensierata, sono felice perché questo tipo di lavoro è per me un' esperienza nuova e in grado di farmi acquistare più sicurezza nel mio approcciar l' esterno mondo. Tutto sommato, le cose pian piano si aggiustano sempre, ed io ho una gran voglia di saldare tutti i coccetti rimasti sparsi...

venerdì, novembre 30, 2007

Ex- pressione.


" Si si, ho capito..", disse Troisi con un sorriso beato dipinto sul volto di bambino troppo cresciuto, e Benigni non poté far altro che voltarsi verso Vitellozzo e ridere a crepapelle. Già, perché il buon Massimo avrebbe dovuto esprimersi soltanto attraverso una complice occhiata indirizzata alla sua bella, e invece, causa una involontaria distorsione del consiglio da parte del Toscanaccio, questo scambio di amorosi sguardi si tramuta in una gaffe oltremodo buffa... Le parole sono importanti, dunque? Senz' altro, ma quante cose si possono esprimere senza di esse? Uno sguardo può bastare per comunicare tutta la profondità di un sentimento, una carezza il magnetismo che la accompagna possono stabilire attenzioni e relazioni decisamente profonde. Un pugno in un occhio o un urlo rabbioso che scaturisca dal diaframma ci fanno svuotare dalla rabbia come palloncini a cui venga aperta la valvola. Se poi a tutto questo insieme di media corporei uniamo le parole vere, quelle che nascono da un punto profondo e puro del nostro sentire e non passano attraverso un filtro intellettuale, possiamo esprimere di noi stessi molto più di quanto crederemmo possibile.

Se poi fumiamo anche una bella sigaretta, non avrà nulla da invidiare a quella che segue una fantastica notte d' amore.

giovedì, novembre 29, 2007

Someday



" How the hell'd we wind up like this
And why weren't we able
To see the signs that we missed
And try to turn the tables
I wish you'd unclench your fists
And unpack your suitcase
Lately there's been too much of this
But don't think it's too late
Nothing's wrong Just as long as you know that someday I will

Someday, somehow
I'm gonna make it alright But not right now
I know you're wondering when
You're the only one who knows that
Someday somehow
I'm gonna make it alright But not right now
I know you're wondering when

Well I'd hope that since we're here anyway
That we could end up saying
Things we've always needed to say
So we could end up staying
Now the story's played out like this
Just like a paperback novel
Let's rewrite an ending that fits
Instead of a Hollywood horror

Nothing's wrong Just as long as you know that someday I will
Someday, somehow
I'm gonna make it alright But not right now
I know you're wondering when
You're the only one who knows that
Someday somehow I'm gonna make it alright
But not right now I know you're wondering when
You're the only one who knows that
I know you're wondering when
You're the only one who knows that
I know you're wondering when.. "

Nickelback, Someday

venerdì, novembre 23, 2007

Parole in libera demenza


Dio è come Clark Kent. quando c' è bisogno di lui, non si trova mai. Per fortuna che c' è superman..

Come figlio di dio sarebbe perfetto.E poi ha i colori rosso blu: un pò comunista, un pò forzista.

Oggi è venerdì: ricordarsi di staccare Gesù dalla croce, che la domenica incombe.

Sabato gnocchi, domenica... Che si mangia di domenica?

Buona PPetito a tutti!

lunedì, novembre 19, 2007

AAA


Aspirante segretario di Stato pontificio cerca uomini validi, braccia forti, esperienze opus dei IOR e affini, più carico di fucili mitragliatori ar 70- 90 e buoni del tesoro per instaurare un nuovo Stato pontificio e restaurare la cinta delle mura aureliane. Cerco inoltre papa modello mastai ferretti in buono stato e milite esente per sfilate in bianco su piazza s. pietro. Astenersi perditempo, lefevriani e anglicani col porto di due.

lunedì, novembre 05, 2007

Cose che cambiano


Il mio amico Vincenzo ha smesso di fumare. E' una notizia che ancor mi scuote. Non posso abituarmi all' idea di vederlo senza il suo inseparabile pacchetto di Chesterfield nella tasca dei pantaloni, non riesco a dissociarlo dall' idea della nicotina, come fossero un' equazione perfetta. Oddio, quasi perfetta: conosco altre due persone che sono arrivate a livelli inverosimili di identificazione con le loro estensioni tabaccose ,quasi poetici. Ma Vincenzo è Vincenzo: una presenza fondamentale nella mia vita, un amico vero. E' per questo che voglio dirli, allora: mannaggia a te, m' hai iniziato al vizio del fumo più d' una decade fa ed ora mi abbandoni? Ammazza aho, che ngrato!

Nella raffigurazione de sopra: Vincenzo e la sua cagnolina, ormai canuta( che bel gioco di parole), Nina.

sabato, novembre 03, 2007

Qualcosa arriverà..

Per capire l' ultima battuta è necessario aver visto il film.. Ma è comunque un momento di poesia.

lunedì, ottobre 22, 2007

A squarciagola


La serenità è una conquista. Un dono indispensabile che dobbiamo a noi stessi e che spesso ci neghiamo perchè troppo impegnati a dar voce agli affanni. Ho capito finalmente che la vera serenità parte dalla chiarezza di intenti, verso sé stessi e verso il resto del mondo. Nessun deve poter immaginare che nella nostra testa ci sia altro o, nella peggiore delle ipotesi, non ci sia nulla di così rilevante da poter assumere fisionomia autonoma e individuale. L' inizio della felicità sta nel saper urlare al mondo i propri colori, fossero anche delle tinte scure: mai balbettare, mai, quando è in gioco la propria Vita.

Immagino il mio urlo selvaggio e libero che inizia a prender forma e a ricoprire monti e vallate.

Piano piano, sottilmente, progressivamente, ad espandersi.

venerdì, ottobre 05, 2007

Varterpensiero


Dimezziamo il numero dei ministri. Ad esempio, di uno ne facciamo due. Scomponiamo un Mastella in Eta beta e Gambadilegno, oppure Parisi in Topolino e Paperoga. Io non faccio Paperino, però, basta con la parte dello sfigato. Sarò Gastone in toto, Gastone Walterone!

venerdì, settembre 28, 2007

Ammazza..


Bruce willis è un uomo che non ama le mezze misure. Se lo fai incazzare, non ha pace finchè non ti avrà ucciso nella maniera più spettacolare possibile, per poi godersi in santa pace una bella sigaretta. Adoro Bruce, è riuscito a diventare un action hero puro partendo dalla verve comica che lo contraddistingueva in " Moonlightning". Insomma, sa far ridere e sorridere anche se ti spara con armi di calibro pesante; ha accettato la sua precoce calvizie e ne ha fatto uno status symbol del machismo, dopo diversi effimeri tentativi di applicazione coatta di parrucchini sul set. Insomma, non voglio star qui a fare un panegirico dell' uomo più figo del pianeta dopo il dalai lama, ma la verità è questa: se fossi Bruce willis me la spasserei un sacco, oppure se fossi CON Bruce Willis mi divertirei un mondo( non equivochiamo!), o meglio, se fossi lui o con lui in un film di Die Hard godrei come un picchio. Perchè a sparare c' è gusto, sì, ma bisogna farlo con stile e col pelato giusto, accertandosi prima che non abbia terminato la scorta di sigarette. Non vorrei che si incazzasse.

martedì, settembre 25, 2007

Burn


Facciamo un falò di inizio autunno.Proponiamola come idea originale e lanciamo una moda: getttiamoci sulla spiaggia battuta dalla pioggerella fredda e dal mare mosso d' ottobre, ubriachiamoci per svegliarci in stato d' ipotermia alle cinque del mattino.

Poi prendiamo le bottiglie di birra vuote e fabbrichiamo simpatiche molotov che lanceremo sulla strada per rallegrare la nottata.

E' una campagna per un sano vandalismo giovanile!

giovedì, settembre 13, 2007

Trenta


Comincio ad essere monotono, lo so. Ma anche meno temporeggiatore, e quantomai deciso a correre. Il mio quindicesimo esame di vecchio ordinamento era una prova importante per diversi motivi; in primis didattici, trattandosi di un insegnamento d' indirizzo fondamentale. In secondo luogo, per motivi che riguardano la mia sfera intima e personale. E' stata una vittoria contro l' angoscia e la disperazione, contro la parte più becera della mia indolenza. E' stato un regalo fatto e ricevuto, come se ne fanno e vedono pochi, una promessa particolare dal sapore agrodolce. Non dirò di più, se non che ora c' ho un sonno che me se stracìna. Buon pranzo e buona domenica a tutti( quando arriverà).

mercoledì, settembre 05, 2007

Tramontalba


Quando corsi giù la cena era già in tavola, e quel cremisi diffuso ma leggero mi avrebbe fatto da metafisico dessert...

sabato, settembre 01, 2007

Decompressioni di Settembre


Quasi impercettibilmente, sottovoce, l' aria sta cambiando. Un alito leggero di vento fresco gioca con il basilico in terrazzo, ma la pianta esanime non sembra molto in vena: è pur vero che esce da un' estate torrida, spossante, la più calda degli ultimi 5000 anni, ed ha bisogno di tempo per riprendersi, oltre che di una massiccia dose di concime per arbusti da culturismo.
Chiudo per un attimo i libri, fumo l' ennesima sigaretta della giornata e la mia mente si espande senza confini, senza censure, per fuggire da questa prigione a regime blando che è il mio balcone. E allora penso che sono stanco di incontrare gente all' università con cui devo forzatamente scambiare le solite frasi di prammatica, penso che sono stanco dei miei capelli che non ne vogliono sapere di stare al loro posto, stanco del mio Mac la cui Ram non basta più, stanco dei ciao Rino e della filosofia inattaccabile del " rivalutiamo un genio"( senza offesa per l' artista), stanco di Mammuccari e dei suoi lazzi da baretto di tormarancio, stanco di vedere blog desolati e disertati solo perchè non abbastanza ruffiani, stanco di dover aprire un libro e decifrare concetti idioti nascosti dietro un linguaggio da filologi della domenica.

In questo scorcio di fine Estate sento nostalgie di abbracci e carezze dati con tenerezza e complicità estrema, sento il silenzio delle stanze urlare la sua presenza oltre ogni limite , sento che è tempo di cambiare le corde alla mia strato perchè nessuno, ahimè, lo farà in mia vece.

Cambiamenti in arrivo, un pò di paura e molta speranza. Ho una voglia matta di andare a pesca: ho preparato la canna e il mulinello da tempo, ma necessito di esche. O forse no, posso partire così: è un modo come un altro per iniziare la decompressione.

martedì, agosto 28, 2007

monarchia o repubblica

Una scena spassosissima tratta da " Una vita difficile".. Quando la politica appariva un pò più semplice! Buona giornata a tutti!

mercoledì, agosto 22, 2007

A casa, di nuovo.


Un aereo partito alle 7, 30 del mattino da Punta Raisi mi ha riportato a casa ieri, assonnato ma non stanco, appagato e rilassato e ancora bisognoso di quel tempo e quello spazio. Ho trascorso una settimana stupenda in compagnia di chi mi vuol bene, e torno alle mie incombenze e ai miei obblighi verso la mia Casa, lontano dall' essere afflitto per questo motivo, ma malinconico per quei giorni volati via sotto un sole splendido e paesaggi unici, realtà contraddittorie e affascinanti di Trinacria.

Bentrovati a tutti, ricominciamo!

domenica, agosto 12, 2007

In viaggio


Credo di aver preso tutto, la borsa è piena ma non straripante, carica del necessario. Parto per una settimana, cercando sollievo e riposo, lasciando nelle vostre mani questo blogghino. Abbiatene cura, e cercate di divertirvi anche voi; vi abbraccio tutti, moderatamente ma con tanto affetto e poco affettato.

Salud,

Le Cannù

Ci vediamo( pardon, leggiamo) il 21 corrente mese!

sabato, agosto 11, 2007

Sgarbi d' altri tempi..

Tratto da una puntata di " avanzi".. Un guz in grande forma imita Sgarbi, improvvisato degustatore di birra. Perdonate lo spasmodico e reiterato postaggio di video, ma ogni tanto ci sta.. Spezza un pò la monotonia delle mie cazzate scritte.

Papa Crozza( tanto pe' esse un pò blasfemi)

Godetevi questa chicca.

venerdì, agosto 10, 2007

Idea San Lorenzo


Se fate un falò, avvisatemi. Anche se credo che non verrò.

Mi ubriacherò idealmente assieme a voi.

martedì, agosto 07, 2007

Monica Vittima..


... Chissà che fine ha fatto. La vox populi vuole che sia affetta da alzheimer da diversi anni e ridotta ormai ad un vegetale. Io non so immaginarla così, perciò credo che sia partita, magari si trova nella Vera Isola dei famosi, quella di cui congetturiamo l' esistenza con i fratelli del litorale: un' oasi felice nella quale si sono rifugiati Elvis, Jfk, Papa woytila e tanti altri in attesa di tempi migliori.

... ammazza ahò, però, quanto c' ha scajato da Sordi!

sabato, agosto 04, 2007


Anche Federica Sciarelli è andata in ferie, chissa dove. Godendosi un meritato riposo, allontandando le ansie accumulate nel corso di un anno colmo di tragedie, emozioni forti, palpitazioni, lacrime in diretta. Magari adesso è seduta su una comoda sdraio a fregene e divora rapita un libro di Luciano Canfora mentre il sole tramonta e gli ultimi bimbi rimasti vengono tracinati via a forza dalla spiaggia da mamme ormai distrutte dopo un' interminabile giornata di sole.

Cara Federica, aiutami a ritrovare il senso di questo blog, credo si sia perso momentaneamente, o forse è semplicemente in vacanza anche lui. In vacanza da angoscie e patemi, come i suoi frequentatori, che sicuramente saranno sdraiati sulla rena ormai umida cercando di allontanare tutti i pensieri dell' anno appena trascorso.

Insommma, Federica, se dovessi vedere il mio latitante blog oppure qualcuno degli assidui dello stesso, fammi un fischio.

Io sto più o meno qui, sempre da qualche parte.

martedì, luglio 31, 2007

Son soddisfazioni..


... Ed ho anche sconfitto il Panda sul go- kart.

Domani è l' ultimo giorno di Luglio: tenersi pronti per l' infiltrazione.

venerdì, luglio 27, 2007

The Venerdì


Soffro i postumi di una pastiglia contro la pressione alta ingerita per sbaglio, il mio ventilatore fa più acqua che aria, le zanzare hanno assunto dimensioni ciclopiche e sonnecchiano minacciose. Dovrei farmi la barba, ma preferisco sgargarozzarmi un pò di sano chinotto neri..

Ingredienti per quattro gatti: servire il venerdì lontano dal sabato.

mercoledì, luglio 25, 2007

Senza schema


Si, sto parlando proprio di una certa tipologia di parole crociate, forse la più complessa. Fino ad oggi non mi aveva mai attratto, o meglio: il mio rapporto con lei era come quello di una certa volpe con un certo tipo di uva. Ed oggi, invece, mi son detto: devo riuscirci. Prova che te riprova, il risultato finale è stato un successo. Mecojoni, direte voi; si, ce pò pure sta, ma volete mettere la soddisfazione? Fino a ieri ero convinto che io e le parole incrociate senza schema ci saremmo sempre odiati a distanza di sicurezza, invece oggi è nato un amore, rigorosamente sulle pagine della Settimana enigmistica.

Se poi volete vederci una metafora d' altro, non sarò certo io a limitarvi.

Buona serata!

1976



Aspettiamo ancora il sol dell' avvenire, accontentandoci di ammirare l' alba ad Ostia.

Ma andiamo avanti, col veleno e con il cuore sempre aperto.

Salute.

lunedì, luglio 23, 2007

De luneddì


Opporcatroia, dice, che è successo? Mah, si potrebbe dire che il portafogli rimase esangue, la panza funziona peggio del solito e sono più appiccicoso del vinavil. La situazione base è di per sè critica- crisi è ripiegamento, ma se mi piego mi spezzo perchè c' ho le ossa fraciche. Quindi potrei optare per il mare, ma è pieno di strana ggente piena de creme che se chiama da lontano " BELLAAAAA CHIIIIIIIII' !!!!". Cerchiamo di analizzare lentamente, ma non troppo, le opzioni: che faccio questo pomeriggio?

1) Apro il libro di Storia Greca;

2) Dormo un paio d' ore e poi aspetto stravaccato l' ora di cena;

3) Avvio la realizzazione del mio prossimo capolavoro grafico, una locandina per la campagna Pro- fumo sponsorizzata da una poco nota casa produttrice di Tabacchi;

4) Vado a Roma a trovare un mio amico .

Mentre scrivo ho già deciso. Nel frattempo si accalcano nel mio encefalo pensieri di cornetto algida e caffè con maionese( da degustare separatamente oppure tutti e tre insieme).

L' estate mi fa cagare, aspetto con ansia il mese di Dicembre e il ritorno in grande stile del mio cappotto da investigatore anni ' 50 accompagnato da fine coppola siciliana a quadrettoni rigorosamente di lana.

venerdì, luglio 20, 2007

Che te devo dì


Dice che è un tipo smilzo tendente al secco, gran fumatore e basso estimatore di se stesso a periodi alterni. Però è un grande appassionato della buona amatriciana, e dice che se non avesse avuto la scarlattina avrebbe fatto l' astronauta..

Ecco, se non dico un pò di stronzate dopo una giornata di canicola non sono contento.. E poi ho ritrovato questa bella foto nella quale sono ritratto nell' inedita veste di tecnico delle luci.

Dite una stronzata anche voi per concludere in bellezza la serata.

giovedì, luglio 19, 2007

Tra un frizzo e un lazzo...


Macchiatomi di assenteismo dal Blog per diverso tempo, torno a riaffacciarmi appena sveglio, in un giorno come un altro. Gran caldo, anzi, forte caldo, a coronare giornate particolari, difficili da raccontare. Giornate che lasciano il ricordo indelebile e un brivido di liberazione, rabbia e sigarette da masticare bestemmiando. E poi divento pure Dottore e lo dico solo agli intimi, a quelli che guardano nella mia stessa direzione e tra un abbraccio e un pianto mi viene voglia di riposare e di sorridere ai rami dei pini che si intrecciano e che sembrano danzare sullo sfondo di un cielo sempre più blu. Che tempo del cazzo, indimenticabile, che me lo porto dentro da oggi fino al sempre, per le strade da camminare, per il girovagare curioso e strusciante di superga sporche di bianco.
Pensavo di aprire un Blog. Poi mi sono accorto che non mi andava. Almeno per oggi. Ci penso ancora un pò e vi farò sapere. Non so quando e non so come ché tra numero indefinito di giorni la Prospettiva Tiburtina accompagnerà il mio andare in terra di fritto misto e bestemmie calibrate. Che il coraggio di camminare non vi manchi mai.

lunedì, luglio 16, 2007



Roma è stupenda durante l' inverno, chissà come sarà il prossimo.

Aspettiamo finisca il Luglio torrido.

sabato, luglio 07, 2007

Primo compleanno: sette sette duemilasette


Il primo compleanno di questo blog cade in un giorno che secondo molti ha una valenza quasi magica, essendo onnipresente il numero sette. Per me è un giorno come un altro, e di questi tempi i giorni tutti uguali sono particolarmente angoscianti, ma cerco di non perdere il buonumore.

Un anno di attività virtuale, un anno di vita reale: spesso le due cose si sono accavallate, confuse, hanno giocato, si sono rincorse, con esiti molto eterogenei. Tutto sommato, sono contento di aver aperto questo spazio, spesso l' ho disertato ma mai perso di vista. Non ringrazierò per nome tutti quanti, ma abbraccio tutti indifferentemente, conta solo il presente e il passato non è mai irricuperabile. Grazie a tutti i collaboratori che spesso sono stati la vera anima di questo blog, grazie infinite a chi ci legge e scrive e anche a chi non risponde ma osserva da lontano.

Questo blog è una delle tante facies della vita reale, e a volte mi ha aiutato a viverla in modo più spensierato. spero ci riuscirà anche d' ora in avanti, la vita è bella anche se fa male, e l' importante è essere amati e riuscire a restituire in mille maniere l' amore ricevuto. Anche se non ci sono riuscito spesso, anche se di cazzate ne ho fatte, credo tutto sommato di poter dire ancora tanto e voglio farlo nella maniera migliore possibile.

Perciò grazie ancora a tutti voi, che siete in questo blog e non solo.

Stateve bbuoni!

giovedì, luglio 05, 2007

La rivincita der Più


" Vorrei un paio di scarpe nuove" , disse Gesù al calzolaio. " Mi dispiace, maestà, ma non ne abbiamo più dellla sua misura!", replicò afflitto il calzolaio, rimasto improvvisamente a corto del modello preferito del principe, reebok nere ultimo grido. " E' un bel guaio, " replicò afflitto il povero Cristo, " sono rimasto senza calzature e francamente vorrei evitare di indossare i calzari, sono così demodè. E poi scusa, caro il mio calzolaro, vengo da te una volta all' anno e tu non hai neanche il buon gusto di farmi trovare ciò che cerco? Male, male, ragazzo mio..." . Il calzolaio ora sudava freddo: conosceva le abitudini del maestro, non era tipo da scatti d' ira improvvisi, non più almeno. Con l' età aveva imparato l' arte della vendetta servita fredda su un piatto d' argento; e le ritorsioni avevano qualcosa di apocalittico e sempre inaspettato. Chissà, magari sarebbero passati due anni, magari due giorni, magari due secoli. Ma il maestro sarebbe tornato tramite un suo emissario a riscuotere, lo sgarbo subito era inammissibile per uno come lui, abituato ad essere servito e riverito. Ora il calzolaio aveva perso la parola: riusciva solo a balbettare frasi incomprensibili, mentre l' Unto si allontanava con un sorriso cortese e lo sguardo di ghiaccio...

... Attesa e gelo, gelo e attesa. Nulla più.

Il calzolaio estrasse allora il suo revolver dal cassetto del bancone e, con gesto repentino...

lunedì, giugno 25, 2007

10000 son passati...


Non ce ne siamo nemmeno accorti, forse in altre faccende affaccendati. Diecimila presenze sono parecchie, in quasi un anno di attività; anche se probabilmente, circa la metà saranno da conteggiare come reiterate intrusioni dei collaboratori.. Voglio comunque ringraziare quanti si fermano anche solo il tempo di un caffè e di una scorsa alle nostre amenità grammaticali e concettuali... Spero non vi stancherete tanto presto!

Ciao!

Bz


Mi sveglio da un torpore durato non so quanto, gli occhi ancora impastati e una gran sete. Il mondo sembra capovolto, forse è solo un' impressione, eppure il calore è così forte e diretto che tutti i miei sensi ne sono sconvolti. Un calore che pulsa, ritmicamente, sempre più nitido, sempre più appetitoso... Giunge dalla enorme massa informe sotto di me, coperta quasi per intero da una coltre bianca che ne lascia intravedere una rosea e invitante porzione. E' giunto il momento, mi dico, ancora stordito dal lungo sonno, e plano giù, lentamente, implacabilmente, già il sapore del sangue nella gola... Bzzzzzzzzzzzz... sempre più vicino... Bzzzzzzzzzz... eccomi.... Bzzzzzzz..... L' estasi...

sabato, giugno 23, 2007

Limboskata: il primo gruppo con la K che non fa SKA


Facciamo che accorrete numerosi. baci e abbraccichi.Sgamas

p.s. Andrè , se fai un salto portati un documento, che nn ci ricordiamo neanche più come sei fatto.

lunedì, giugno 18, 2007

ON AIRRRRRRRR


Questa sera appuntamento con Cafè Absurd alle 22.00 su www.broadcastitalia.it. Spumeggiante puntata all'insegna della metempsicosi, dell'anacoresi filosofica e del mito della caverna. In studio, Higuerra, Sgamas e Scalia con la partecipazione straordinaria di Renzo Arbore, Renzo Piano e Renzo e Lucia...

mercoledì, giugno 13, 2007

L'ultimo passo


Il vecchio seduto qui sopra è quello stronzo di Papa Paolo III, ritratto da Tiziano Vecellio. Il mio ultimo esame, in questa appiccicosa giornata di giugno, parlava anche di loro insieme a tutta un'altra serie di cose che ho prontamente rimosso dalla mia testa. Ora mi riposo, stasera vado a bere e domani mi sveglio tardi. Arrivederci.

martedì, giugno 12, 2007

A volte ritorneno


.. E si ripresentano con domande inquietanti: perchè i bicchieri infrangibili quando si rompono vanno in mille pezzettini? E chi raccoglie i cocci? Mi passerà mai questa colica devastante? Misticamente vostro, Le Cannù!

venerdì, giugno 08, 2007

Ritorneranno... ?


STO BLOGGHE S'E' ABBIOCCATO ALLA GRANDE... CANNUCCIARI S'E' PERSO, MAGRITTE STA NELLA VERDE PADANIA, ER BISCA STA MEDITANDO SUI MASSIMI SISTEMI, HIGUERRA STA A PORTA' AVANTI NA CERTA SITUAZIONE, ER MAI DIMENTICATO SGAMAS L'HANNO INFOGNATO DENTRO A NO SGABUZZINO CO ARTRI SEI CRISTIANI A FA LAVORO D'EQUIPE. ED IO... IO STO A CERCA' DE SBRIGA' NA QUESTIONE CHE POI MAGARA UN GIORNO VE RICCONTO...

lunedì, maggio 28, 2007

Robba di radiofonia


Questa sera, dalle 22.00 alle 24.00 ancora una volta in diretta su www.broadcastitalia.it, appuntamento con Cafè Absurd, trasmissione spumeggiante dall'alto contenuto culturale. Grandi novità in arrivo e soprattutto in partenza. Do not mancate...

sabato, maggio 26, 2007


...e di punto in bianco mi sono ritrovato in una via calpestata da migliaia di scarpe, percorsa da voci divertite e da facce che non suggeriscono nulla di buono.

Lei cammina accanto a me, e sembra che i suoi tacchi stiano avendo la meglio sul suo modo distinto e sensuale di mettere un piede davanti all'altro. L'avevo vista l'ultima volta che era dicembre ma non ricordo di quale anno. Io avevo tracorso questo tempo pensando di tanto in tanto a lei, lei pensando sempre a qualcun altro. Ma per questa volta avevo deciso di non pensare a niente, e di godermi la serata. Scelgo un locale niente male a parte il cameriere: Due mojito perfavore - Sono 16 euri ragazzi -Minchia - penso fra me e me mantenendo l'espressione fredda di chi è abituato a spendere ben altro.

Poi la serata va avanti si parla di cose serie, di cose divertenti, alla fine si ride perchè il mojoto da 16 euri in fondo era buono e ci ha dato una discreta mazzata; cerco di insegnarle qualche frase in tedesco e continuo a guardarla negli occhi catturato dalle sue movenze furbe e maliziose. La serata procede bene, troppo bene...e allora si comincia a parlare di un tale architetto trentenne, sosia di Jonny Deep, artista di livello, nonchè sua anima gemella, ma.. purtroppo siamo solo amici e non ci sarà mai nulla tra noi. Io cerco di farle vedere che in fondo sono cresciuto, che riesco a restare indifferente se mi parla di un tizio di cui, forse, dovrei anche essere un pò invidioso. Passano 4 secondi e mi cominciano a girare vorticosamente le palle, ma mantengo una parvenza di calma e il discorso, fortunatamente, sfuma. E io rinsavisco.
(A volte i sentimenti scivolano come la polvere di una clessidra, con un moto regolare, calcolato, matematico, quasi; il mio vivere insieme a lei questa quiete non l'ha mai conosciuta.
Ogni singolo stato d'animo mi ha sempre trovato impreparato, ed è sempre stato più vicino all'eccesso che al giusto mezzo).
Continuiamo a parlare per un pò, fino a quando i piedi, da soli, ci riportano verso casa. Due battute ancora: sono contenta di averti rivisto - Anche io. Buonanotte.
Rimango immobile e aspetto che si allontani abbastanza da non vederla più. Ho un pò di sonno, ma sarei volentieri rimasto sveglio fino all'alba.
Farlo ora, da solo, mi sembra un pò da coglioni.

giovedì, maggio 24, 2007

De annusare


Può accadere che ci si svegli presto, mettiamo all'alba, quando il sole è ancora pallido ma già fa sudare. Può accadere di avere delle cose da fare, di organizzarsi, di perdere un treno, di aspettare il successivo e nell'attesa consumare un caffè annacquato, fumare senza voglia e vedere in prima pagina un nano da giardino con la Coppa dei Campioni. Può accadere di accaldarsi in via Ostiense, di pensare che la burocrazia è un male curabile, di inciampare su un marciapiede e di sbattere il muso su un cartello che racconta di una chiusura per sciopero, di tentare la prossima volta-grazie-arrivederci. Può accadere di sentire un giustificato, irrefrenabile e vorticoso giramento di coglioni, di tornare indietro sempre più accaldato, di inciampare nello stesso punto dello stesso marciapiede, di riperdere un treno, prendere un autobus e cercare la via di casa con la sola certezza che la giornata iniziata può essere decisamente di merda definita.


E allora ecco il portone di casa con i suoi vetri unti di salsedine, con i cardini cigolanti e la serratura che a volte non serra. Lo apro e nel tempo di passare una mano sulla fronte gocciolante annuso l'aria dell'ingresso. Qualcosa è cambiato, non l'ambiente, quello è lo stesso da dieci anni zerbino compreso, no... è cambiato l'odore, il profumo delle scale e della luce che passa dalle finestre.
Ci sono odori e profumi che si incontrano poche volte nella vita, ma che restano nel cervello a fare da contorno al ricordo, piacevole o sgorbutico che sia. Poi succede che un giorno il vento organizza una turbolenza e quegli odori tornano ad attraversare la strada che si sta percorrendo con inevitabile affiorare di ricordi, sensazioni ed emozioni.
Il profumo dietro al mio portone, in questa mattina che sapeva di merda, mi ha fatto fermare davanti all'ascensore e a forza di ricordi mi ha portato a sorridere di una tenerezza di qualche tempo fa, mi ha preso a schiaffi di nostalgia, mi ha lanciato nel tempo per qualche istante. Ma gli istanti si sa, durano poco e allora ho iniziato a salire le scale per godermi a passo lento e strusciante i ricordi che si accavallavano. E' stato bello, quasi una ricompensa, un risarcimento morale per l'amarezza di un viaggio a vuoto. Piacevoli scalini, due piani di delicata sensazione fino al mio pianerottolo. China sul suo lavoro la signora che fa le pulizie nel palazzo, sudata anche lei, seria e operosa. La guardo, lei si ferma e i suoi occhi incontrano i miei.

- Buongiorno signora, c'è proprio un buon profumo... -
- Si... è 'n prodotto novo-
- Ah... beh... ha un buon profumo -
- Mah... è robba der discount... -
- Capisco... però... -
- Però stai a camminà sur bagnato, nun potevi pià l'ascensore? Te va de sudà? -

Può accadere ad un tratto che la poesia dei ricordi svanisca su un pianerottolo, di calpestare involontariamente il lavoro di qualcun'altro, di entrare in casa in punta di piedi. Può accadere di dire che sarà per la prossima volta e di pensare che forse la burocrazia è davvero incurabile. E poi, può accadere di passare una mattina di merda, ma tra la puzza, trovare una parentesi profumata dietro ad un portone. E non credo sia poco.


lunedì, maggio 21, 2007

BeppeGrulloPuntoEbasta


Vi propongo la trasrizione di un raro documento audio: l' incursione di un tal beppe grullo nella sede di una nota radio romana.
Il testo contemplava anche velate minacce del folle nei riguardi di uno dei conduttori e della sua Audi parcheggiata fuori dallo studio...

" Signori, signori! Un po’ d’attenzione, non è possibile.. Ecco, ringrazio di cuore i ragazzi qui presenti che mi hanno invitato a partecipare a questa trasmissione radiofonica.. Li invidio, riescono a fare Radio nonostante i problemi, le multinazionali, la politica… Dio mio… La Radio… Ora, ecco, non voglio infierire, ma vi pare possibile che nel 2007 ci facciamo ancora fregare dalla radio? La radio è MORTA, signori, e non se n’ è accorta… E’ un mezzo superato, una tecnologia asservita agli interessi dei grandi manager.. ecco qui… Vi faccio vedere la bolletta della telecom, vi giuro, non scherzo.. guardate qui in basso a destra… Non mi invento niente… Vi fregano il 25% per finanziare la Radio, un mezzo di comunicazione a senso unico, non potete nemmeno replicare alle fregnacce che vi propina il conduttore perché non avete una Radio col microfono.. Questa è democrazia, secondo voi? Guardate, sarebbe tanto semplice.. Io ho trovato un metodo per fregarli, mi ha consigliato un amico che fa l’ idraulico a lugano… Esiste una tecnologia avanzatissima, a costo zero.. ZERO! Volete comunicare fra di voi? Prendete un bicchiere di carta, ci legate uno spago… lungo quanto vi pare… collegate un bicchiere di carta all’ estremità opposta e parlate quanto volete.. E’ GRATIS! GRATIS! Ho un amico di massa Carrara che aveva sempre il problema delle interurbane perché cià un fratello che vive a Trapani.. Ha comprato 1000 km di cavo in una cartoleria e si è fatto il suo cavolo di apparecchio.. Se ti avanza un pezzetto di cavo ci fai la seconda linea dentro casa… Dio mio, non ci vuole niente… L’ altro giorno pensavo alla questione dei consumi di petrolio, il rincaro della benzina, le automobili della FIAT col motore a scoppio… Dio mio, la gente ancora crede che per muoversi sia necessario acquistare un’ automobile a benzina.. E’ superata da 70 anni, non lo dico io, è stato condotto uno studio da un’ industria farmaceutica di Chiasso non convenzionata con la Bayer.. Beh, sapete qual’ è l’ automobile del futuro? E’ così semplice, dio mio, non costa niente… Vi faccio vedere il modello, guardate: l’ ha disegnato un mio amico di Berna, un fruttivendolo che nel tempo libero fa l’ ingegnere tessile.. Ecco, sembra una macchina normale.. Signori, questa macchina VA A PEDALI! Non ci vuol niente a farla, compri due copertoni, freghi qualche pezzo di carrozzeria, monti una catena col cambio a cinque marce e il motore lo lasci DALLO SFASCIACARROZZE! Ti metti lì, pedali, quando sei stanco ti fermi, quando c’ è discesa alzi i piedi, quando c’ è salita fai pedalare un automobilista che passa di lì e gli fai scontare tutto! Io non ce la faccio più, veramente… Mi sta venendo l’ esaurimento nervoso.. Quest’ Italia che non va, Dio mio.. L’ Italia.. "

mercoledì, maggio 16, 2007

Bbonasera, Giggi!


Dice fa er Proietti stasera se esibisce e m' ha invitato ar Bracaccio, dice: " daje, viè, t' aspetto, se famo du' risate e ppoi s' annamo a ffà 'n cicchetto", j' arisponno: " A Gi', io verebbe ma nun c' ho ' na lira", lui me fa: " Ma cche tte frega, entri dar retro e ppoi er quartino te l' offro io". Allora attacco er telefono e faccio pé vestimme, me dico: qua ce vole comunque n' abbito elegante, sinnò che figura ce faccio, poi magara me sgamano che nun sò dell' ambiente" . Nzomma opro l' armadio, cerco quella bella camicia che m' ha regalato zia maria quarche anno fa, robba de compleanni o de feste comannate. Niente. E' sparita. Me pija er panico, dico: e mo' che me metto, c' ho solo majette lise a maniche corte e ' na camicia rosa. Me metto ' a camicia rosa sciocchong, robba che a guardamme drentro allo specchio me pija no sturbo pe' quanto acceca. Riprovo a chiamà giggi, je vojo chiede si va bene ' na cosa ccosì, si c' è er rischio che magari me se nota, nun zo; ma giggi nun risponne, se vede che sta già a ffà le prove. allora decido che è mejo portammela appresso, sta camicia, la ' nfilo drentro allo zaino e poi se vedrà. Intanto mejo che cerco le scarpe, perchè sinnò nun posso proprio uscì de casa...

Squilla er cellulofono, deve esse giggi... mo che je dico?

Vive la vie


Higuerra è a Parigi. RiapParigi.

L’ultima volta che ci sono stato, ormai un anno e mezzo fa, Hig stava lì per cominciare una storia. Io, Monsieur Magritte, ero lì per riassaporarne l’odore, della mia storia. Troppi pochi giorni, ma bellissimi.

Non riesco a non commuovermi pensando a quella città. Parigi per me è stata la rivoluzione copernicana, l’inizio di un nuovo modo di pensare ed osservare le cose.

A Parigi ho capito che una delle cose che mi piace di più al mondo è camminare in una città che non conosco fino a perdermi. Cercare di carpirne i segreti, di bloccare le istantanee dei miei passi. Di Parigi ricordo il freddo dell’inverno, i colori di maggio, e il caldo assassino di un’estate, quella del 2003, che i francesi si ricordano ancora con terrore.

Lo so, quando parlo di Parigi divento stucchevole. Ma è più forte di me, è un senso di malinconia e levità che non saprei esprimere, il ritornello di un “tempo in cui le ore passavano leggere”, forse troppo leggere, troppo veloci. Talmente rapide che non riuscivo ad afferrarle. I giorni duravano anni, ma i mesi sono esplosi in un secondo. Ed ancora oggi sto assimilando, metabolizzando il fuoco interiore che mi porto dentro, da lì.

Mi infastidisce l’idea di tornare a Parigi per qualche giorno. Ci vorrei passare almeno qualche mese, sbragarmici sopra come si farebbe con un vecchio e comodo divano dove non ti siedi da tanto, e che sa di buono. Prendermi il mio tempo, camminare senza pensare che il giorno dopo ripartirò e che devo assolutamente fare questo o vedere quello. Infilarmi nelle viscere di un territorio che ho esplorato in lungo e in largo, e che mi sembrava sempre dolcemente sconosciuto.

Ricordo la mia altezzosità quando camminavo per strada guardando i turisti, con sufficienza. A Roma ormai i turisti nemmeno li vedo più, ma a Parigi sì, perché sapevo di non essere uno di loro, io lì ci abitavo, mi ripetevo con fierezza. Anche se in realtà, io abitavo nella banlieue, quella vera, che quando lo dicevo ai parigini, vivo a Nanterre, quelli sgranavano gli occhi, chiedendosi se fossi un pazzo, un autolesionista o uno spacciatore.

E’ stato per poco in fondo, ma quanta vita. E tutto ciò che ho fatto, scritto, vissuto, era lì, ed in quel momento, con quelle persone, quei volti. Oggi, se tornassi a Parigi, e spero sempre che prima o poi la vita mi ci riporti, anche solo per qualche mese, so che la guarderei con altri occhi. Ma la mia Parigi, quella no, non può togliermela nessuno.

martedì, maggio 15, 2007

Vienem' ' n suonno..


E' moglio il sonno oppure il sogno? Se il sonno non è coadiuvato da escursioni oniriche è più riposante? Credete che la cena della sera prima influenzi i film che ci facciamo durante la notte, oppure sono i film che guardiamo in seconda serata a danneggiare la nostra ricerca di quiete vespertina? Rimane il fatto che c' ho sonno, pur avendo dormito bene e circa 7 ore filate. Ma più passa il tempo, più mi accorgo che il riposo è fondamentale, specie se contraddistinto da un lungo, totale black out sensoriale che mi accompagna fino al risveglio. Tanto più che i miei sogni sono solo incubi popolati da morti e cimiteri oppure da assassini che mi inseguono per uccidermi con sadismo.. Quindi cosa fare per eliminare quell' alone da zombi che mi contraddistingue alla vista per buona parte della mattinata? E come eliminare gli incubi? Interrogativi beceri, che comunque entrano bene nella bocca timidamente spalancata di Le Cannù..

... Occhio, ora ho molta più barba.. Se mi vedeste, potrei tormentarvi nel sonno!

domenica, maggio 13, 2007

Weary Blues

Sette minuti alle undici. Nella testa risuonano ancora le risate di una piacevole serata, ho sete, un timido mal di testa. Vibra il telefono, un messaggio: Non ricordo quanti sono, ma te li porti male. Roger.
Mi auguro un buongiorno tra un'abluzione e la ricerca di una maglietta adatta alla colazione. Un bacio materno, il forno custodisce qualcosa che sa di buono, intanto mi dedico ai cereali con il caffè/latte per iniziare la giornata con lo sprint giusto. La televisione vomita le immagini di piazze gremite, seguono commenti, io dico si, io dico no, io dico vaffanculo e cambio canale. Doccia, denti, qualche telefonata di congratulazioni, una musica bella e inaspettata. Esco per un caffè al bar della stazione, orde di bagnanti del maggio si avviano in direzione spiaggia libera, ancora telefonate, qualche messaggio. E' quasi l'ora di pranzo, apro la porta, i parenti festanti si sono moltiplicati, auguri, grazie, un pò più vecchio, eh si fa quel che si può... Pasta al forno, pomodori e riso, vitel tonnée, vino bianco, mi passi il pane, no il formaggio non mi va grazie. Due chiacchiere, che poi diventano quattro e ritornano ad essere due perchè si inizia ad avvertire un certo abbiocco. Sigaretta in balcone, il mare è calmo, mio padre scruta l'orizzonte, non ci sono nuvole. La torta sembra buona, ci sono le fragole, a me piacciono le fragole, le candeline ci sono tutte, passami l'accendino, siamo pronti, 1-2-3 vai con lo spengimento, no aspetta la foto non è venuta, ripassami l'accendino allora, vado?, vai, 4-5-6, olè, baci e abbracci. La torta è buona, l'aspetto non ingannava, lo spumante è troppo dolce, vabbè quanto rompi il cazzo, no era così per dire... Regali, buste e bustine, con questi ci compri il gelato, mah... con questi in realtà ci compro la gelateria. Caffè? si, grazie. Allora quanti? uno, tre, cinque, sei. Sei allora, no anch'io scusa, allora sette. C'è il gran premio, pochi giri e gli zii crollano nelle morse della pennica, qualche messaggio augurale, se rispondo a tutti questo compleanno mi costa una tombola, uno squillo credo che possa bastare. Il pomeriggio avanza, chi non dorme ha l'aria di chi lo farà presto. Mi affaccio in salone, tossisco piano, qualcuno solleva le palpebre, ne approffitto per salutare, io esco con qualche amico, va bene, ciao, auguri ancora, grazie, un bacio generale.

Amici al solito locale, un caffè americano, due grazie, facciamo tre, per me caffè normale, l'americano too bevi te, si in effetti è un pò una purga. Vabbè, allora domani andiamo in onda, scriviamo la scaletta così diminuiamo le possibilità di entrare nel panico. Consulti, tempi, questo così, qui ci mettiamo questo, poi un pò di musica, si mi sembra buona, mah... si, alla fine si. Il caffè è finito, facciamo due passi, si sta bene, passeggiata al parco, bambini strillanti, mamme attente agli spostamenti dei pargoli. Troviamo un muretto isolato, chi si sdraia, chi si siede, chi fuma, chi propone un programma serale. Un paio di telefonate, quelle degli auguri pomeridiani, si grazie, eh... si siamo stati a pranzo a casa, ora sto in giro con un pò di amici, grazie, anche a te, un bacio, ciao. Torniamo alle macchine, torniamo a casa che ci sono delle cene da consumare e questa assolata giornata sta per finire. Allora stasera? facciamo che ci sentiamo dopo, ci aggiorniamo a più tardi, va bene, ciao.

La cena è leggera, uno stuzzicare per evitare rimorsi alle undici, esco in balcone, si sta bene, poche macchine, un odore sottile di pesce alla brace, la pineta è una macchia scura, c'è ancora un pò di luce e sono arrivate anche le zanzare. Le gambe chiedono rilassamento, mi sdraio due minuti, il letto è fresco, accendo lo stereo, c'è una musica, una voce di donna, una bella voce di donna. Bella e inaspettata.

martedì, maggio 08, 2007

N'antra vorta ON AIR


Dopo il successo della puntata numero O, questa sera, dalle ore 23.00 alle ore 24.00, torna Cafè Absurd on line sulla web-radio di www.broadcastitalia.it
Seguiteci perchè come già detto in precedenza siamo bravi, belli e continuiamo ad essere incensurati...

domenica, maggio 06, 2007



Molti di voi avranno visto la clip riportata sul seguente link: http://europa.tiscali.it/futuro/speciali/bozzetto.html. Nonostante sia divertente ogni volta che la vedo mi viene un pò di tristezza. Quando cambierà tutto questo? Quando riusciremo ad essere un popolo degno del rispetto altrui? Mai...specialmente se continueremo a farci pubblicità con questi loghi osceni (vd sopra).

P.S. La benzina negli ultimi mesi è aumentata in modo vertiginoso nonostante il prezzo del petrolio sia sceso: ho pensato, quindi, di indire uno "sciopero della maghina"; la data, la si dovrebbe scegliere insieme. Quanti di voi sarebbero disposti a rinunciare all'automobile per qualche giorno? Quante persone si potrebbero coinvolgere? I francesi sono riusciti a far scendere il prezzo della carne semplicemente non comprandola; potremmo fare lo stesso con la benzina!Fatemi sapere, l'adesione è gratuita...

Un saluto a tutti,

Bisca incazzato

sabato, maggio 05, 2007

ON AIR


Gentili lettori bloghettari, amici tutti vicini e lontani, gente di mare che se na va dove gli pare dove non sa, questa sera dalle ore 22 alle ore 24 andrà in onda sulla web-radio di www.Broadcastitalia.it la puntata numero O di Cafè Absurd, trasmissione di carattere cazzereccio dagli spunti ironici e del tutto improvvisati a cura di Sgamas, Bisca, Higuerra, Scalia e del piccolo LeCannù, improvvisamente scomparso in questo Sabato primaverile. Ascoltateci numerosi perchè siamo giovani, bravi, belli ed incensurati.
Con l'augurio che vanno tutte cose buono,
il Collettivo ricreazionista 29 Settembre.

Quesito sacro


Cosa sta facendo Gesù?

a) Sta indicando alll' ufficio oggetti smarriti la lunghezza del suo cane bassotto, tale Barabba;

b) Si arrende ai cattivi diessini di scuola dalemiana che lo hanno pizzicato da solo in cortile col cestino della merenda;

c) Fa esercizi di respirazione dopo l' ultimo attacco di asma bronchiale;

d) E' in attesa che gli caschino le braccia, dopo aver assistito impotente alla capitolazione dei suoi attributi di fronte all' idiozia del clero.

e) altro;

f) un altro ancora;

g) portece n' antro litro.