... Così cantava Max Gazzè. L'imprevisto è parte della vita. Forse ne costituisce l'aspetto più stimolante, anche quando stravolge negativamente la nostra quotidianità. L'imprevisto genera crisi, ripiegamento, riflessione e sommovimento di idee, che escono dall'incubazione, dalla stasi, e si traducono in variabili e movimento. Perciò va riconosciuto subito e assecondato: l'imprevisto ci spinge alla ricerca. Come questo blog, anche se il fine non è chiaro neppure a me...
lunedì, luglio 23, 2007
De luneddì
Opporcatroia, dice, che è successo? Mah, si potrebbe dire che il portafogli rimase esangue, la panza funziona peggio del solito e sono più appiccicoso del vinavil. La situazione base è di per sè critica- crisi è ripiegamento, ma se mi piego mi spezzo perchè c' ho le ossa fraciche. Quindi potrei optare per il mare, ma è pieno di strana ggente piena de creme che se chiama da lontano " BELLAAAAA CHIIIIIIIII' !!!!". Cerchiamo di analizzare lentamente, ma non troppo, le opzioni: che faccio questo pomeriggio?
1) Apro il libro di Storia Greca;
2) Dormo un paio d' ore e poi aspetto stravaccato l' ora di cena;
3) Avvio la realizzazione del mio prossimo capolavoro grafico, una locandina per la campagna Pro- fumo sponsorizzata da una poco nota casa produttrice di Tabacchi;
4) Vado a Roma a trovare un mio amico .
Mentre scrivo ho già deciso. Nel frattempo si accalcano nel mio encefalo pensieri di cornetto algida e caffè con maionese( da degustare separatamente oppure tutti e tre insieme).
L' estate mi fa cagare, aspetto con ansia il mese di Dicembre e il ritorno in grande stile del mio cappotto da investigatore anni ' 50 accompagnato da fine coppola siciliana a quadrettoni rigorosamente di lana.
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1 commento:
odio l'estate e soprattutto questa! vorrei tanto tornare agli scorsi inverni, ma pare che dovrò accontentarmi di quelli che verranno...vabbè!
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