... Così cantava Max Gazzè. L'imprevisto è parte della vita. Forse ne costituisce l'aspetto più stimolante, anche quando stravolge negativamente la nostra quotidianità. L'imprevisto genera crisi, ripiegamento, riflessione e sommovimento di idee, che escono dall'incubazione, dalla stasi, e si traducono in variabili e movimento. Perciò va riconosciuto subito e assecondato: l'imprevisto ci spinge alla ricerca. Come questo blog, anche se il fine non è chiaro neppure a me...
giovedì, luglio 16, 2009
Bloggato
Affettuosi saluti al mio uditorio fantasma...
Mi sento un pò come i pazzi di Hyde park corner' s intenti a declamare le loro concioni ad un pubblico incuriosito, divertito, attonito, con la piccola differenza che io non mi trovo in quel fantastico angolo di Inghilterra che da asilo a noi poveri destabilizzati mentali, e non ho nemmeno teorie avvincenti pur se strampalate da sottoporre all' attenzione dei miei lettori, posto che ce ne siano ancora. Posseggo soltanto una ciclica tendenza alla scrittura, che attraversa fasi alterne di vita e morte, estro e mediocrità, fasi che prediligono questo blog per la loro fioritura o marcescenza periodica. Dice che questa è una fase di estro, probabilmente mediocre, ma sicuramente di non- stasi, perciò vi esorto a stare all' erta, potrei stupirvi con effetti analogici.
A proposito, ci siete ancora???
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3 commenti:
io sempre. e pure le fette biscottate con la nutella.
io pure
SHCRIVI SHCRIVI !!!
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