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sabato, luglio 24, 2021

Respirare, ancora.

Esiste una continuità tra il tempo e lo spazio? E' possibile azzerare distanze apparentemente insanabili attraverso l'emozione immediata e quasi paralizzante che un luogo suscita in ogni poro della tua pelle, in ogni cellula e fibra del tuo essere, attraverso i suoi odori in primo luogo e poi con le immagini che puoi vedere, toccare, e di nuovo continuare a respirare? Esistono luoghi e tempi dell'anima, che appartengono e apparterranno soltanto a te in ciascuno dei multiversi esistenti, esistiti, razionalmente e irrazionalomente sostenibili? Quale forza ci trascina e ci sospinge per valli antiche eppure sempre nuove alla scoperta di uno sguardo lanciato lontano a ricercare memorie di uomini, di vita e d'esistenza? Quale sentimento ci spinge a rimanere senza fiato e a non volerne, per continuare a respirare senza sosta il senso dell'eterno ritorno nel nostro ritaglio di spaziotempo? Non ho risposte razionali, soltanto il desiderio di una costante e ineluttabile ricerca del "nòstos" e di quella sublime e profonda "alghìa". Bentornati e bentrovati, viaggiatori dell'imprevisto.