... Così cantava Max Gazzè. L'imprevisto è parte della vita. Forse ne costituisce l'aspetto più stimolante, anche quando stravolge negativamente la nostra quotidianità. L'imprevisto genera crisi, ripiegamento, riflessione e sommovimento di idee, che escono dall'incubazione, dalla stasi, e si traducono in variabili e movimento. Perciò va riconosciuto subito e assecondato: l'imprevisto ci spinge alla ricerca. Come questo blog, anche se il fine non è chiaro neppure a me...
lunedì, giugno 25, 2007
Bz
Mi sveglio da un torpore durato non so quanto, gli occhi ancora impastati e una gran sete. Il mondo sembra capovolto, forse è solo un' impressione, eppure il calore è così forte e diretto che tutti i miei sensi ne sono sconvolti. Un calore che pulsa, ritmicamente, sempre più nitido, sempre più appetitoso... Giunge dalla enorme massa informe sotto di me, coperta quasi per intero da una coltre bianca che ne lascia intravedere una rosea e invitante porzione. E' giunto il momento, mi dico, ancora stordito dal lungo sonno, e plano giù, lentamente, implacabilmente, già il sapore del sangue nella gola... Bzzzzzzzzzzzz... sempre più vicino... Bzzzzzzzzzz... eccomi.... Bzzzzzzz..... L' estasi...
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1 commento:
Sento lo zampino (anzi le zampine) di Tacho lo sterminatore...
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