... Così cantava Max Gazzè. L'imprevisto è parte della vita. Forse ne costituisce l'aspetto più stimolante, anche quando stravolge negativamente la nostra quotidianità. L'imprevisto genera crisi, ripiegamento, riflessione e sommovimento di idee, che escono dall'incubazione, dalla stasi, e si traducono in variabili e movimento. Perciò va riconosciuto subito e assecondato: l'imprevisto ci spinge alla ricerca. Come questo blog, anche se il fine non è chiaro neppure a me...
martedì, luglio 16, 2013
Mi ricordo. Mi ricordo del domani e cerco di prevedere il passato, cavalcando l'onda anomala del presente che tutto sconquassa. Il passato è uno stato mentale, provoca sensazioni, emozioni reali, come può pertanto non esistere? E' la nostra personale vasca per i pesci, acqua limpida con piccole zone di guazza e mota intorno ai pesci più grandi, che tuttavia non fanno paura, al massimo ci fanno ammutolire con la loro presenza. Ma continuano a muoversi sullo sfondo, lenti, immutabili. O forse no. Forse è necessario cambiare il vetro affinché le immagini siano meno distorte, ma tutto sommato regna equilibrio tra i mondi dell' io interiore. Qualche volta arriva una piccola tempesta, che tutto stravolge, ma ogni singolo elemento ritrova immancabilmente il suo ruolo e il bilanciamento con tutto il resto.
Tutto sommato, è stata una bella giornata (bancomat a parte, ma vi spiegherò in seguito).
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