... Così cantava Max Gazzè. L'imprevisto è parte della vita. Forse ne costituisce l'aspetto più stimolante, anche quando stravolge negativamente la nostra quotidianità. L'imprevisto genera crisi, ripiegamento, riflessione e sommovimento di idee, che escono dall'incubazione, dalla stasi, e si traducono in variabili e movimento. Perciò va riconosciuto subito e assecondato: l'imprevisto ci spinge alla ricerca. Come questo blog, anche se il fine non è chiaro neppure a me...
domenica, giugno 22, 2014
Arièccoci.
Nessuno ammetterà mai di essersi volutamente rinchiuso nella "fortezza facebook" perché non sa più che cosa dire (posto che abbia mai avuto veramente qualcosa da dire), o forse perché ha troppa paura di rivelare sé stesso e non incorrere più nel plauso degli altri. Il problema però non sono questi individui, il problema sono quelli come me che hanno lasciato una strada intimistica perché ritenuta ormai inadeguata, o più semplicemente perché la dimensione personale era divenuta troppo dolorosa.
Basta proclami, questo spazio è mio e tornerò ad usarlo come la migliore delle stanze del mio appartamento (che in realtà sono due: il gabinetto e il salotto. Chi vincerà?)
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