... Così cantava Max Gazzè. L'imprevisto è parte della vita. Forse ne costituisce l'aspetto più stimolante, anche quando stravolge negativamente la nostra quotidianità. L'imprevisto genera crisi, ripiegamento, riflessione e sommovimento di idee, che escono dall'incubazione, dalla stasi, e si traducono in variabili e movimento. Perciò va riconosciuto subito e assecondato: l'imprevisto ci spinge alla ricerca. Come questo blog, anche se il fine non è chiaro neppure a me...
martedì, giugno 24, 2014
Prospettiva Newsky.
Il suo sguardo passava con regolarità dall'orizzonte ai suoi piedi. Era consapevole che, in quanto a spettacolo, si trattava di una lotta impari: possibile che quell'alba sul Tirreno fosse così stonata da fargli preferire la vista dei suoi lacci sdruciti e smisuratamente lunghi, più simili a morti e sudici lombrichi che a stringhe? Non sapeva darsi una risposta, pertanto si limitò a dare un'esariente boccata alla sua Chesterfield, la cui brace guizzò di un rosso vivido nel chiaroscuro della Terrazza. Solo per un attimo, giusto il tempo di quell'ultimo assaggio aspro di tabacco prima di sfilarsi le scarpe.
Scoprì che camminare sulla balaustra a piedi nudi mentre gli occhi dorminvano al di sotto delle palpebre inaridite dal sale era un tonico. Poteva vedere finalmente il sole, dopo tanto attendere.
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