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venerdì, luglio 12, 2019

Sereno variabile

Eccomi qua. Appena sceso dalla macchina del tempo, tornato (o meglio: arrivato) al futuro. Ad un futuro che non avrei mai immaginato tredici anni fa, e che invece è presente. Ripercorro a ritroso, attraverso le tappe editoriali di questo blog, anni di euforia, disperazione, creatività, amicizie intense, amori improbabili e fugaci. Ripercorro ciò che ero e comprendo meglio ciò che sono, consapevole che questo percorso tortuoso mi ha portato a vivere questo momento, ad essere l'uomo che sono, ad avere finalmente un obiettivo e a sentirmi completo; tutto questo nonostante la nebbia e i periodici temporali che funestano il mio presente. Non so se sia un caso l'aver riaperto questo spazio nel giorno di una ricorrenza molto particolare e dolorosa per me; certo è che non mi sottraggo a questa occasione, anzi. Le parole scorrono e si rincorrono, le nubi si disperdono. Qualche piccolo addensamento, ma so dove trovare il sole.

2 commenti:

Domhir Muñuti ha detto...

Bella Cannu. Inutile ribadire per l'ennesima volta quanto fosse meglio l'epoca -breve e riflessiva- dei blog rispetto alla bulimia attuale.
Questo post risale a poco più di un anno fa, quindi lo considero recente e mi autorizzo a dirti di continuare a scrivere. Ci proverò anche io.

Daje (all'epoca "daje" non lo dicevamo mica così spesso).

L

Le Cannu ha detto...

Caro Luca, pienamente d'accordo con te. Rispondo ora ma è come se lo avessi fatto allora, col proposito di continuare a scrivere sul serio.
Ti abbraccio, daje!