... Così cantava Max Gazzè. L'imprevisto è parte della vita. Forse ne costituisce l'aspetto più stimolante, anche quando stravolge negativamente la nostra quotidianità. L'imprevisto genera crisi, ripiegamento, riflessione e sommovimento di idee, che escono dall'incubazione, dalla stasi, e si traducono in variabili e movimento. Perciò va riconosciuto subito e assecondato: l'imprevisto ci spinge alla ricerca. Come questo blog, anche se il fine non è chiaro neppure a me...
martedì, luglio 03, 2012
Credevo meglio.
Troppo idealismo fa male al buonumore, oltre che alla digestione.
Mi ritrovo perplesso nel tentativo di decifrare emozioni che cozzano come il costa concordia sugli scogli mentre il faro di Alessandria brilla poco lontano, immobile e vanitoso, fiero del suo essere sempre al massimo nonostante i rovesci del tempo e della fortuna. Il faro è a portata di mano, eppure non so se sia giusto puntare verso di lui oppure voltare verso la biblioteca, luogo della mente e delle speranze. Non so se questi due pilastri dialoghino ancora tra di loro, non so neanche se questo monologo sia soltanto un parto febbricitante dei miei neuroni bruciati oppure risponda ad una qualche esigenza pressante tra le tante del momento. Il momento è delicato, direbbe Ammaniti, ma è anche già passato. Ed è tempo di illuminare l'orizzonte col sole.
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