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domenica, ottobre 02, 2022

De Putin.

Putin è uno psicopatico pericolosissimo che facciamo circolare liberamente da più un ventennio, appoggiato da pochi altri maschi psicopatici che ha normalizzato il ricatto nucleare nel nome della mai morta retorica nazionalista di un popolo di merda, diciamolo, che ha abolito la servitù della gleba circa un secolo e mezzo fa, i cui dirigenti ormai mentono spudoratamente senza nemmeno vergognarsi delle menzogne che raccontano, a dispetto delle fonti. La Russia è indegna di sedersi al tavolo delle trattative con chiunque, ed è una volgare caricatura di Stato, figlia di una Storia fatta di aspirazioni imperialiste a più riprese frustrate.
Questo significa che gli USA non abbiano mai adottato politiche imperialiste? Assolutamente no, e hanno condotto guerre ingiuste e pericolose. Ma, al netto di tutto, possiamo credere alla stronzata di Putin che difende la libertà contro l'Atlantismo? Anche a me fa orrore il liberismo e questa società dei consumi di merda, ma ricordiamoci che i russi ci sbavavano dietro quando nell'URSS arrivavano solo le canzoni de Celentano e te dovevi magna' pane e merda e di' pure che era bona.
Preferisco di gran lunga vivere in una democrazia assolutamente imperfetta, nella quale però l'eco di tutte le battaglie secolari per i diritti è ancora viva, e viverci dicendo che tutti i dittatori sono disgustosi, che gli stati che uccidono le donne in nome di dio sono un'aberrazione, che le democrazie devono imparare a battersi davvero per la giustizia sociale.

sabato, settembre 24, 2022

Autunno

Immergersi di nuovo in un tripudio di colori, odori e suoni dal calore avviluppante; guardare l'orizzonte mentre il sole si corica mollemente nel mare blu scuro, lasciare che il vento freddo ti accompagni lungo il cammino, duro ma non ostile. Da qualche anno per me l'autunno è ufficialmente la stagione dei nuovi inizi, della rinascita. Poco importa che nel giro di poche settimane il seme muoia soffocato dal terreno: sarà quella stessa terra a consentirgli infatti di rinascere, mentre noi aspettiamo. E viviamo.

sabato, settembre 03, 2022

Un nuovo inizio.

Primo settembre 2022, un nuovo inizio. Pensavo che l'entusiasmo avrebbe dissipato ogni mia resistenza, che l'impatto con la nuova realtà scolastica sarebbe stato da subito emozionante, e invece ammetto che il suo palesarsi è stato abbastanza anonimo, quasi deludente. Una presa di servizio è un atto burocratico, decisamente poco umano ed empatico, ed è stata rapida ed indolore; questo potrebbe essere un vantaggio, ma in realtà non è ciò che credo, perché mi aspettavo un momento decisamente più duraturo, quasi solenne, in cui la curiosità per le persone avrebbe giocato un ruolo importante. In realtà credo di aver soltanto procrastinato questo istante, ma non posso non pensare a quanto fossi eccitato lo scorso primo settembre e quanto mi sentissi davvero nuovo, pronto a compiere il salto. Credo che a questa miscela, al momento, manchi un unico ingrediente fondamentale, vale a dire la classe, quell'insieme di piccole identità in formazione, di vite eccezionali, che riempiono il senso del nostro essere insegnanti ed esseri umani. Perciò affronto con una relativa serenità anche l'impatto di alcune defezioni importanti tra i colleghi: dovrò fare a meno di presenze importanti nella mia quotidianità lavorativa e non, ma il mio cuore e la mia professionalità sono più solidi proprio grazie a chi non sarà più fisicamente presente in aula. Compresi, ovviamente, i miei ragazzi, il cui percorso triennale è stato uno dei momenti più incisivi e sentimentalmente potenti della mia vita finora.

martedì, agosto 30, 2022

Correnti e ricorrenti

Anche quando non si ha apparentemente nulla da dire, il fiume dei pensieri e delle parole che sfocia nell'oceano della nostra coscienza scorre impetuoso verso la foce, travolgendo ogni ostacolo e creando mulinelli di torbida agitazione cromatico - emotiva. Fuori il mare, placido, e gli scogli leggermente accarezzati dal vento, mentre gli occhi separano questi due mondi così distanti ma complementari. Agosto scorre e settembre lo accoglie, poco lontano, sonnecchiando screziato di rosso sotto un sole quasi immemore di se stesso.

lunedì, agosto 15, 2022

Ferie Augusti 2022


Quella macchina sportiva lanciata a folle corsa verso l'ignoto non ha mai smesso di bruciare asfalto e perdere pezzi lungo il tragitto. I Bruno Cortona, oggi, hanno perso anche il rimorso, e i Roberto sembrano essere scomparsi del tutto. 

Che ne dite, ci fermiamo?

Buon ferragosto.

giovedì, agosto 04, 2022

Verde acqua

Camminare nel bosco in pieno agosto è a dir poco refrigerante e catartico, ma ammirare nel contempo un'opera di ingegneria idraulica del nostro recente passato è al contempo affascinante. Mi stupisco sempre nel pensare quanto l'uomo sia riuscito a dare il meglio di sé nel corso dei secoli per migliorare le proprie condizioni di vita, mentre al contempo dedicava immani sforzi a distruggere altri popoli con strumenti di morte. 
Sentire l'acqua che scorre sotto i propri piedi mentre enormi e verdi fronde sovrastano il tuo piccolo essere nel mondo ha qualcosa di affascinante e fluidamente angoscioso.

martedì, agosto 02, 2022

Celtica

Ah, tornar potessi in Irlanda! Mancano i verdi e fragranti silenzi, le serate interminabili prima che il sole decidesse di coricarsi, la storia altra e fiera che respiri in ogni gesto e singola pietra parlante. We'll be back.

giovedì, luglio 28, 2022

Fresca ardenza.

A volte, per un cambio di prospettiva, basta un affaccio a nord - ovest. Non è così immediato, ma di certo offre una visuale nitida e rincuorante, il che è essenziale per poter proseguire il viaggio.
Mi affaccio, ogni tanto, e assaggio la mia porzione di infiniti spazi e profondissima quiete.
Ad maiora.

mercoledì, luglio 20, 2022

Dieci e non sentirli

Dieci anni fa, finalmente, mi laureavo. Ricordo quella giornata come una delle più calde della mia vita: già alle otto e trenta del mattino l'aria era irrespirabille, in quell'angusta aula dal soffitto basso in quel
di San Lorenzo. Eppure mai come in quel momento ho respirato a pieni polmoni il cambiamento. Auspicato, rincorso, afferrato, interiorizzato e consapevolizzato, portato alle sue estreme conseguenze per ripartire di slancio, non senza dolore e dubbi, ma consapevole dell'unicità del mio percorso. Consapevole di non aver portato avanti altro che i miei sogni e le mie aspettative, non quelle di altri, e felice per l'amore e il sostegno di quei pochi da sempre al mio fianco. Da allora sono già trascorsi dieci anni, e molte cose sono ulteriormente cambiate; nonostante tutto, i momenti di gioia intensa hanno decisamente surclassato quelli di sconforto. Oggi guardo al momento del mio diploma di laurea con gratitudine verso quel me stesso un po' più giovane, e al contempo scruto con speranza dinamica l'orizzonte degli eventi, verso il quale mi protendo con coraggio e anche un pizzico di sfida. Ad maiora, semper!

giovedì, luglio 14, 2022

Il confine.

Ammetto che il concetto di confine mi ha sempre appassionato, per via di questa sua ineffabile duplice valenza di luogo - nonluogo in cui si toccano e si contaminano mondi diversi, e al contempo di punto d'osservazione di ciò che è al di fuori, di ciò che ci atterisce e affascina lasciandoci senza fiato.
Il Vallo di Adriano è uno di quei punti privilegiati, dove puoi assaporare un silenzio e udire suoni ed emozioni di tanto tempo fa.

mercoledì, luglio 13, 2022

Insieme.

Mi hai lasciato silenzi profondi, ma soprattutto presenza assidua e confortevole. Oggi è come ieri e domani sarà ancora un'attesa, colma però della consapevolezza che sei oltre il tempo e le contingenze, che sei nell'immensamente grande e nello sconfinatamente piccolo.

martedì, luglio 12, 2022

Patavium

Porte che si spalancano su realtà cisalpine per viaggi lampo. Respirare volti e suoni nuovi, anche se per poco, mi ricorda che siamo cittadini del mondo. Di qualsiasi mondo.

domenica, luglio 10, 2022

Domenica. Respiri.

Angoli nascosti e cromatismi insperati si affacciano tra le fronde rigogliose, animate da fugaci ma intensi alito di vento marittimo. 
Una panchina letteraria mi attende. Qui ascolto ciò che è fuori e ciò che ho dentro, mescolando serenità a turbamento, cercando equilibrio in un angolo di verde così stranamente familiare.

venerdì, luglio 08, 2022

Di concerti annullati.


Un concerto degli Iron Maiden può non iniziare mai, mentre una bufera travolge transenne, palco e spettatori infuriati che non possono far altro che imprecare contro il dio del Rock e inzupparsi completamente di pioggia. Per fortuna che Vincenzo, mio grande amico e fedele compagno di eventi metallari, aveva un lenzuolo a fiori. Così, novello Quelo, profeta postmoderno de noantri, torno a cantare e a sperare dell'Epifania dei nostri beniamini.

giovedì, luglio 07, 2022

Il ruolo

Una comunicazione ufficiale, nel burocratese a cui tutti fatichiamo a rassegnarci, conferma la mia assunzione definitiva come insegnante: ho ottenuto il fatidico ruolo, docente in aeterno. Il ruolo: non è poi quello che tutti recitiamo nella vita? Spesso distrattamente, confusamente, tristemente e mollemente adagiati sul baratro. Questo ruolo da protagonista, invece, mi consente di guadagnare il proscenio; è una condizione esistenziale, badate bene. Credo di essere stato sempre proteso verso l'insegnamento e la trasmissione del sapere, verso l'ascolto dei più giovani, dei più indifesi e dei cuori sensibili. Quindi, a ben vedere, sembra quasi che questa nuova condizione sancita per decreto non sia affatto una sorpresa. E invece no: è una sorpresa e una gioia al contempo, perché dietro ad essa c'è un percorso tortuoso, sofferto e pienamente personale e intimo; come il primo attore che si prepara per settimane e mesi, così io ho lavorto alacremente e teatralmente, proiettato in assoluto verso quel ruolo così agognato. Ed ora gioisco per gli applausi a scena aperta, mentre il faro ancora mi acceca.

martedì, luglio 05, 2022

Un nuovo inizio, un mare infinito.

Poche cose rivaleggiano con un tramonto sul Mediterraneo. Le luci del cielo sfumano e si mescolano in un tripudio di mistica sofferenza di rosso che si tuffa dolcemente nel nero che monta dai flutti. Piccole luci si accendono qua e là, su una terrazza a ridosso del piccolo molo di Antignano, dove per la prima volta da molti anni riesco a soffermarmi e ad ammirare un miracolo della natura senza sentire l'esigenza di alzarmi e scappare via. La nave e la sua tempesta ci sono ancora, ma sono racchiuse nella bottiglia, custodite in un luogo sicuro dell'anima. La mia anima. E' sempre la stessa: turbolenta, nostalgica, ansiosa, ma al contempo desiderosa di scorgere i nuovi lidi che ad essa e a me si prospettano. In questo lungo percorso, nel mare sterminato della mia esistenza, sono finalmente approdato all'insegnamento: credo di aver cercato questa identità per anni senza conoscerne però la fisionomia. Riuscivo a sentirla, a seguire il suo richiamo, ma troppe erano le sirene che mi distoglievano e facevano esplodere la mia mente e il mio cuore. Troppo poche le occasioni cercate ed amate per scrivere, affidare all'inchiostro e alle parole il compito di rappresentare e sostenere i miei sentimenti. Troppa frenesia all'insegna del fare a tutti i costi, abbandonando i sogni e l'entusiasmo. Ora riesco a vedere bene oltre l'orizzonte infinito. Le luci che si accendono qua e là su ragnatele delicate di cavi elettrici mi indicano l'approssimarsi delle stella polare. Il mare è infinitamente grande e stupendamente luminoso in questo suo fugace ma intenso gioco di colori contrastanti. Resto qui, ma già veleggio.