... Così cantava Max Gazzè. L'imprevisto è parte della vita. Forse ne costituisce l'aspetto più stimolante, anche quando stravolge negativamente la nostra quotidianità. L'imprevisto genera crisi, ripiegamento, riflessione e sommovimento di idee, che escono dall'incubazione, dalla stasi, e si traducono in variabili e movimento. Perciò va riconosciuto subito e assecondato: l'imprevisto ci spinge alla ricerca. Come questo blog, anche se il fine non è chiaro neppure a me...
martedì, luglio 31, 2007
Son soddisfazioni..
... Ed ho anche sconfitto il Panda sul go- kart.
Domani è l' ultimo giorno di Luglio: tenersi pronti per l' infiltrazione.
venerdì, luglio 27, 2007
The Venerdì
Soffro i postumi di una pastiglia contro la pressione alta ingerita per sbaglio, il mio ventilatore fa più acqua che aria, le zanzare hanno assunto dimensioni ciclopiche e sonnecchiano minacciose. Dovrei farmi la barba, ma preferisco sgargarozzarmi un pò di sano chinotto neri..
Ingredienti per quattro gatti: servire il venerdì lontano dal sabato.
mercoledì, luglio 25, 2007
Senza schema
Si, sto parlando proprio di una certa tipologia di parole crociate, forse la più complessa. Fino ad oggi non mi aveva mai attratto, o meglio: il mio rapporto con lei era come quello di una certa volpe con un certo tipo di uva. Ed oggi, invece, mi son detto: devo riuscirci. Prova che te riprova, il risultato finale è stato un successo. Mecojoni, direte voi; si, ce pò pure sta, ma volete mettere la soddisfazione? Fino a ieri ero convinto che io e le parole incrociate senza schema ci saremmo sempre odiati a distanza di sicurezza, invece oggi è nato un amore, rigorosamente sulle pagine della Settimana enigmistica.
Se poi volete vederci una metafora d' altro, non sarò certo io a limitarvi.
Buona serata!
1976
lunedì, luglio 23, 2007
De luneddì
Opporcatroia, dice, che è successo? Mah, si potrebbe dire che il portafogli rimase esangue, la panza funziona peggio del solito e sono più appiccicoso del vinavil. La situazione base è di per sè critica- crisi è ripiegamento, ma se mi piego mi spezzo perchè c' ho le ossa fraciche. Quindi potrei optare per il mare, ma è pieno di strana ggente piena de creme che se chiama da lontano " BELLAAAAA CHIIIIIIIII' !!!!". Cerchiamo di analizzare lentamente, ma non troppo, le opzioni: che faccio questo pomeriggio?
1) Apro il libro di Storia Greca;
2) Dormo un paio d' ore e poi aspetto stravaccato l' ora di cena;
3) Avvio la realizzazione del mio prossimo capolavoro grafico, una locandina per la campagna Pro- fumo sponsorizzata da una poco nota casa produttrice di Tabacchi;
4) Vado a Roma a trovare un mio amico .
Mentre scrivo ho già deciso. Nel frattempo si accalcano nel mio encefalo pensieri di cornetto algida e caffè con maionese( da degustare separatamente oppure tutti e tre insieme).
L' estate mi fa cagare, aspetto con ansia il mese di Dicembre e il ritorno in grande stile del mio cappotto da investigatore anni ' 50 accompagnato da fine coppola siciliana a quadrettoni rigorosamente di lana.
venerdì, luglio 20, 2007
Che te devo dì
Dice che è un tipo smilzo tendente al secco, gran fumatore e basso estimatore di se stesso a periodi alterni. Però è un grande appassionato della buona amatriciana, e dice che se non avesse avuto la scarlattina avrebbe fatto l' astronauta..
Ecco, se non dico un pò di stronzate dopo una giornata di canicola non sono contento.. E poi ho ritrovato questa bella foto nella quale sono ritratto nell' inedita veste di tecnico delle luci.
Dite una stronzata anche voi per concludere in bellezza la serata.
giovedì, luglio 19, 2007
Tra un frizzo e un lazzo...
Macchiatomi di assenteismo dal Blog per diverso tempo, torno a riaffacciarmi appena sveglio, in un giorno come un altro. Gran caldo, anzi, forte caldo, a coronare giornate particolari, difficili da raccontare. Giornate che lasciano il ricordo indelebile e un brivido di liberazione, rabbia e sigarette da masticare bestemmiando. E poi divento pure Dottore e lo dico solo agli intimi, a quelli che guardano nella mia stessa direzione e tra un abbraccio e un pianto mi viene voglia di riposare e di sorridere ai rami dei pini che si intrecciano e che sembrano danzare sullo sfondo di un cielo sempre più blu. Che tempo del cazzo, indimenticabile, che me lo porto dentro da oggi fino al sempre, per le strade da camminare, per il girovagare curioso e strusciante di superga sporche di bianco.
Pensavo di aprire un Blog. Poi mi sono accorto che non mi andava. Almeno per oggi. Ci penso ancora un pò e vi farò sapere. Non so quando e non so come ché tra numero indefinito di giorni la Prospettiva Tiburtina accompagnerà il mio andare in terra di fritto misto e bestemmie calibrate. Che il coraggio di camminare non vi manchi mai.
lunedì, luglio 16, 2007
sabato, luglio 07, 2007
Primo compleanno: sette sette duemilasette
Il primo compleanno di questo blog cade in un giorno che secondo molti ha una valenza quasi magica, essendo onnipresente il numero sette. Per me è un giorno come un altro, e di questi tempi i giorni tutti uguali sono particolarmente angoscianti, ma cerco di non perdere il buonumore.
Un anno di attività virtuale, un anno di vita reale: spesso le due cose si sono accavallate, confuse, hanno giocato, si sono rincorse, con esiti molto eterogenei. Tutto sommato, sono contento di aver aperto questo spazio, spesso l' ho disertato ma mai perso di vista. Non ringrazierò per nome tutti quanti, ma abbraccio tutti indifferentemente, conta solo il presente e il passato non è mai irricuperabile. Grazie a tutti i collaboratori che spesso sono stati la vera anima di questo blog, grazie infinite a chi ci legge e scrive e anche a chi non risponde ma osserva da lontano.
Questo blog è una delle tante facies della vita reale, e a volte mi ha aiutato a viverla in modo più spensierato. spero ci riuscirà anche d' ora in avanti, la vita è bella anche se fa male, e l' importante è essere amati e riuscire a restituire in mille maniere l' amore ricevuto. Anche se non ci sono riuscito spesso, anche se di cazzate ne ho fatte, credo tutto sommato di poter dire ancora tanto e voglio farlo nella maniera migliore possibile.
Perciò grazie ancora a tutti voi, che siete in questo blog e non solo.
Stateve bbuoni!
giovedì, luglio 05, 2007
La rivincita der Più
" Vorrei un paio di scarpe nuove" , disse Gesù al calzolaio. " Mi dispiace, maestà, ma non ne abbiamo più dellla sua misura!", replicò afflitto il calzolaio, rimasto improvvisamente a corto del modello preferito del principe, reebok nere ultimo grido. " E' un bel guaio, " replicò afflitto il povero Cristo, " sono rimasto senza calzature e francamente vorrei evitare di indossare i calzari, sono così demodè. E poi scusa, caro il mio calzolaro, vengo da te una volta all' anno e tu non hai neanche il buon gusto di farmi trovare ciò che cerco? Male, male, ragazzo mio..." . Il calzolaio ora sudava freddo: conosceva le abitudini del maestro, non era tipo da scatti d' ira improvvisi, non più almeno. Con l' età aveva imparato l' arte della vendetta servita fredda su un piatto d' argento; e le ritorsioni avevano qualcosa di apocalittico e sempre inaspettato. Chissà, magari sarebbero passati due anni, magari due giorni, magari due secoli. Ma il maestro sarebbe tornato tramite un suo emissario a riscuotere, lo sgarbo subito era inammissibile per uno come lui, abituato ad essere servito e riverito. Ora il calzolaio aveva perso la parola: riusciva solo a balbettare frasi incomprensibili, mentre l' Unto si allontanava con un sorriso cortese e lo sguardo di ghiaccio...
... Attesa e gelo, gelo e attesa. Nulla più.
Il calzolaio estrasse allora il suo revolver dal cassetto del bancone e, con gesto repentino...
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