... Così cantava Max Gazzè. L'imprevisto è parte della vita. Forse ne costituisce l'aspetto più stimolante, anche quando stravolge negativamente la nostra quotidianità. L'imprevisto genera crisi, ripiegamento, riflessione e sommovimento di idee, che escono dall'incubazione, dalla stasi, e si traducono in variabili e movimento. Perciò va riconosciuto subito e assecondato: l'imprevisto ci spinge alla ricerca. Come questo blog, anche se il fine non è chiaro neppure a me...
giovedì, marzo 13, 2008
13 marzo
Non so cosa potrei regalarti, forse il presente più bello sarebbe la mia serenità. Ma non posso garantirtela al cento per cento, anche se mi sto sforzando tanto, davvero. Avrei voluto svegliarmi stamattina e venire ad abbracciarti, darti un bacio forte sulle guance morbide anche se ispide di barba, avrei voluto fare due passi con te fino al chiosco dei libri, e poi magari prendere i mezzi fino a roma, fare un giro per il centro, visitare i monumenti, come quando ero piccolo e macinavamo chilometri la domenica mattina... Non so come festeggiare, davvero, se non dicendoti che non mi abbandonerai mai e cercando ogni giorno, ad ogni passo, quel sorriso che hai sempre avuto anche nelle giornate di pioggia.
Buon compleanno.
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7 commenti:
ti voglio bene, andrè...tienilo sempre a mente, anche se non è tanto.
Un abbraccio fortissimo, faraway, so close...
Le parole che toccano l'anima sono i regali più belli...
Mi dispiace tanto per tuo padre. Questo post conferma la sensazione che avevo avuto. E' poco, forse, ma il suo nome non manca mai nelle mie preghiere.
D.
Ed io ogni tanto passo e ti abbraccio.
E mi associo a tutti gli altri pur'io.
Bon courage, mon ami.
C.
Grazie a tutti, anche agli anonimi. Io non prego, ma chi lo fa in questo frangente mi porta comunque sollievo. E' un suo modo di dimostrarmi affetto.
Bacioni..
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