... Così cantava Max Gazzè. L'imprevisto è parte della vita. Forse ne costituisce l'aspetto più stimolante, anche quando stravolge negativamente la nostra quotidianità. L'imprevisto genera crisi, ripiegamento, riflessione e sommovimento di idee, che escono dall'incubazione, dalla stasi, e si traducono in variabili e movimento. Perciò va riconosciuto subito e assecondato: l'imprevisto ci spinge alla ricerca. Come questo blog, anche se il fine non è chiaro neppure a me...
venerdì, gennaio 19, 2007
Che caxxo dico
Ambientare un film negli anni ' 70.. Certo che i cinematografari degli anni ' 70 non avevano di questi problemi. Cioè, vuoi girare un esterno? Non devi bloccare il traffico per buttarci dentro qualche auto d' epoca raccattata a fatica: la città è intasata da vagonate di automezzi ad hoc. Ti serve una faccia tipica, con basettone e zazzera credibili? Ne hai quanti ne vuoi.
Oggi, ambientare un film negli anni ' 70 è complesso se non hai un budget elevato, cioè se non ti puoi permettere di ricreare habitat e habitus. Qualcuno potrebbe farmi notare che il problema sussiste ogni qualvolta un cineasta tenti di girare un film d' epoca: più si va indietro nel tempo, più aumentano le difficoltà di ricostruzione. Beh, quel qualcuno farebbe meglio a tenersi quest' obiezione per sé, nessuno gliel' ha chiesta...
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