... Così cantava Max Gazzè. L'imprevisto è parte della vita. Forse ne costituisce l'aspetto più stimolante, anche quando stravolge negativamente la nostra quotidianità. L'imprevisto genera crisi, ripiegamento, riflessione e sommovimento di idee, che escono dall'incubazione, dalla stasi, e si traducono in variabili e movimento. Perciò va riconosciuto subito e assecondato: l'imprevisto ci spinge alla ricerca. Come questo blog, anche se il fine non è chiaro neppure a me...
mercoledì, gennaio 10, 2007
Lo spadino pakistano
Tempo fa, il tabacco ergeva barricate di piacere nei miei alveoli, complici di un godimento che scandiva in poche sigarette la mia giornata:
Il primo tra la colazione e il dentifricio, passato a contemplare il panorama dei tetti milanesi.
Il secondo nella tarda mattinata, dopo un buon caffé macchiato caldo al bar, in compagnia del gabbiano J. Livingstone, riletto migliaia di volte.
Il terzo, tra pranzo e pennica, a scivolare i neuroni sotto un velo di suadente nicotina, onde riposare, rinforzare e preparare i muscoli pensieranti per possibili sviluppi serali.
Il quarto all'aperitivo, a ingaggiare innocue risse tra veleni apparentemente estranei, quali la nicotina e l'alcool, che sotto sotto tramavano certamente qualcosa contro il mio organismo.
E il quinto...
Ah, il quintus gaudimentus magnus!
Un artefatto di carta, cartoncino, il ben noto tabacco e...una pallina di pakistano nero come gli occhi chiusi nella notte.
La prendevo - caccolina! - e la stuzzicavo un po', me la rigiravo tra le dita e poi, con grande cautela, la costringevo a trasformarsi in un sottile serpentello scuro, lungo quanto bastava a insinuarsi tra i frammenti di tabacco già pronti per l'illecito abbraccio.
Chiudevo il tutto con precisione da orafo, mi recavo alla finestra sui tetti e una scintilla detonava i cinque minuti più liberatori del mio giorno.
Rimanevo sempre in sacra contemplazione, a osservare stupito come l'anguilla di pasta resinosa non seguisse mai il fratello tabacco, caduto in cenere: restava come infilzata nel resto della paglia una lingua sottilissima e incandescente, quasi un estremo saluto al tramonto.
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7 commenti:
Buongiorno, Tacio! Spero che usi robba de quella bbona, in ogni caso..
benvenuto nella nostra jungla personale!
Denghiu!
Se dà fastidio la scimmia posso anche cambiare...che ne dici di questo: http://tkfiles.storage.msn.com/x1pPHu2K6HCG6rC4jPC5Nw-25EASPDJUP8jqQvcr9XydzVS0aaVqeU5bStjcrJeEeoLtL53ch2lW-_ufs415-H7JwyxvOUi4Q8Y4cRUtqwF0fvuarLqRvZNZg ?
tacho?
ho letto bene?
fai parte della famiglia, devo essermi persa qualcosa...
ah razzuoli mi sapete dire coem mai il Guz ha chiuso (anche se momentaneamente?)
baci doppi!
@rigulizia: ciao! Si, il buon tacho ci allieterà con i suoi scritti..
riguardo al Guz, dice fa che a causa di " problemi amministrativi" il sito sarebbe rimasto chiuso per un pò.. Stiamo ancora aspettando, ormai è passato più di un mese..
Un bacio!
Voci di corridoio parlano di una riapertura in primavera marziana
Primavera marziana, cioè Autunno terrestre del 2010.
se ci va' bene...
un bacio appassionato ad entrambi.
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