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lunedì, ottobre 02, 2006

Primitivo di Manduria


















era una notte calda col condizionatore rotto.
e neanche io mi sentivo un granchè.

[ C. Bukowski ]


Roger "il drago" era seduto al solito tavolo, sfogliava il menù accarezzando le pagine come se fossero preziose pergamene. Per Roger ogni cartaceo elemento custodiva un fascino da preservare, una sacralità da rispettare e le pagine unte del menù non facevano eccezione alla sua regola. Mi avvicinai storcendo la bocca in un sorriso timido. Roger non alzò lo sguardo, chino sulla pagina dei primi seguiva con l'indice teso l'elenco dei risotti. Fermò la sua ricerca, prese la decisione e mi salutò con sguardo soddisfatto di bambino. Poi fece un cenno alla cameriera.
- Risotto con crema di carciofi - le porse il menù e bagnò leggermente le labbra nel bicchiere di vino.
- Ragazzo, finalmente riusciamo ad incontrarci. Ho fatto portare via il menù, vista l'ora immagino che tu abbia già mangiato -
Non avevo mangiato e non avevo voglia di farlo.
- Si Roger, ho mangiato. Ho sentito il tuo messaggio in segreteria. Volevi vedermi. Sono qui -
- Beh, lo vedo che sei qui per Dio! Non sono ancora cieco. Siediti, bevi un bicchiere di vino - prese il suo bicchiere per l'acqua e lo riempì per metà di un liquido nero di sangue.
- E' un vino straordinario. Primitivo di Manduria. Eccezionale, un vero nettare degli dei -
Non ero un esperto di vini, ma dal colore immaginavo che avesse una gradazione alcolica elevata.
- Buono, decisamente buono Roger - "Il drago" mi sorrise, fece il gesto del brindisi e mandò giù un piccolo sorso.
- Ti ho fatto venire qui Scalia, perchè sto seguendo il tuo lavoro di paroliere su quel Blog, quello con lo sfondo verde... -
- Non-era-previsto - Roger mi guardò facendomi capire di non aver sentito.
- Il nome del Blog, dicevo, è Non-era-previsto -
- Ah, si certo... Beh ti dicevo che ti sto seguendo e devo dire che sono combattuto tra due opposte sensazioni che mi portano a valutare il tuo operato in maniera non pienamente positiva - si accese una sigaretta, di quelle lunghe e sottili con il filtro bianco.
- Vedi Roger, sono contento che tu mi segua, sei uno dei pochi, ma devo premettere che pur assumendomi la responsabilità morale di ciò che scrivo, non ho alcuna velleità di perfezione letteraria. E' una semplice palestra, se così si può definire -
- Definire un cazzo, Scalia! - urlò, sbuffando una nuvola di fumo, poi si riprese - E' qui che sbagli. Lo spazio letterario e ludico che condividi con LuCannù...-
- LeCannù -
- ... Sgonas, Hirguerras... -
- Sgamas, Higuerra -
-... e Bisca - l'ultimo lo azzeccò.
-... è uno spazio che si, deve essere utilizzato come palestra di scrittura, lettura, arte se vogliamo, ma deve contenere una sua identità definita e definibile -
Non avevo idea di dove volesse arrivare il discorso di Roger e mi preparai mentalmente ad una serata di non-senso. Di vino ce n'era in abbondanza e il vecchio Roger avrebbe potuto continuare per ore, ma fui graziato.
- Ma non è del Blog in se che mi interessa discutere, ragazzo. E' di te, di ciò che scrivi, del tuo stile. E' dei contenuti che voglio parlare -
- Bene Roger, parliamone - mi sentivo sollevato e il vino stava facendo il suo alcolico effetto sul mio digiuno. Mi consolai con un grissino.
- Vedi Scalia, il tuo stile è picevole, asciutto, a volte troppo, ma riesci spesso a trovare la parola giusta, il vocabolo che il nostro Dante definirebbe Petroso... - sorseggiò un pò di vino - e ciò mi fa piacere. Sei a tuo agio nello stile paratattico, nella coordinazione frasale. Ovviamente il margine di miglioramento è incredibilmente ampio, ma sono contento nel vedere che alcuni insegnamenti stanno lasciando il segno nel tuo percorso letterario - si fermò a riprendere fiato. Seguivo le sue parole con attenzione, vino permettendo. D'altronde avevo davanti il grande Roger "Il drago".
- Posso consigliarti un allenamento nella subordinazione di primo e secondo grado, ma con il tempo migliorerai anche in quella. Un altro discorso riguarda i contenuti, i soggetti dei tuoi scritti. Ne approfitto innanzitutto per ringraziarti dell'omaggio che mi hai fatto nella tua prima apparizione in Prospettiva Tiburtina -
- Beh Roger, era un omaggio dovuto - mi sentii di aggiungere.
- Si, infatti ti ringrazio, ma tornando al discorso dei contenuti mi sono accorto, e non era poi così difficile, che sei mosso sempre da un pensiero di donna. Mi spiego: scrivi pensando ad una figura femminile, ad una musa se così la vogliamo chiamare. Anzi direi che le muse potrebbero essere molteplici - sorrisi a quelle parole.
- In poche parole è un pensiero di donna che non c'è, che è assente nella tua vita. Ora... potrebbe sembrare che io tiri ad indovinare come quei buffoni oroscopanti alla televisione, ma credo sia proprio così - altro sorso di vino per entrambi.
- Vedi ragazzo, tu scrivi ciò che scrivi perchè ti manca ciò che fin dall'antichità gli uomini, ignoranti, colti od intellettuali, hanno sempre chiamato fica. E ti manca ovviamente un sereno ed onesto rapporto con una donna. Ebbene si caro Scalia, non guardarmi così stupito. Ciò che ti manca è un pò di fica e nel momento in cui tornerai ad avere un qualsiasi contatto con essa, anche i contenuti dei tuoi scritti cambieranno, diverranno più vari, divertenti, interessanti. Sarai mosso alla scrittura da altri impulsi e abbandonerai termini e figure letterarie che richiamano a questo tuo desiderio. Anche i più grandi della nostra letteratura come Dante e Petrarca hanno scritto pagine indimenticabili pensando a donne che desideravano, ma che non avevano accanto a loro. Pensi che Dante sarebbe stato quello che noi oggi conosciamo se solo Beatrice gliela avesse data? E Petrarca, con la sua Laura? Probabilmente si, o forse no. Rimane il fatto che loro erano Dante e Petrarca, l'arte se la portavano dentro come un organo vitale, ma un rapporto più fisico con i loro desideri li avrebbe resi più sereni. Artisticamente diversi, ma più sereni. Comunque, sia che tu scriva con il pensiero rivolto ad un'assenza, sia che tu lo faccia con una donna accanto, non sarai mai e poi mai all'altezza di quei due. Stanne certo ragazzo - Sorrise e lo guardavo inebetito dal vino, dalle sue parole, dall'impatto che la sua favella aveva avuto su di me. Sentivo che Roger aveva colpito il cuore della faccenda letteraria e non. Arrivò la cameriera con il risotto alla crema di carciofi.
- Ah! Finalmente - esclamò il maestro.
- Scusami caro Scalia, ma ho una fame notevole -
- Figurati Roger -
- Vuoi assaggiarne un pò? In questo posto fanno dei risotti buonissimi -
- No ti ringrazio, ho già mangiato... - detestavo i carciofi.
- Anzi, ti lascio mangiare con calma - continuai - torno verso i miei lidi. Ho una storia da raccontare -

13 commenti:

Domhir Muñuti ha detto...

Génial. Mi viene il sospetto che stai pieno di fica..

Anonimo ha detto...

fica, cocchia, pucchiacchiera, passera,topa, sorca,buca,fratta,prugna,pelo,fessa,mona,tana,vulva vagina, cozza,caverna,

LeCannu ha detto...

Scritto illuminante, scalia, anche se esiste una corrente di pensiero per la quale l' assenza de pilu, e quindi lo streben, determina maggiore reattività e idee a 360 gradi.
ci vediamo stasera!

Anonimo ha detto...

genio...

Anonimo ha detto...

@ Coriolano: vedo che l'argomento ti ha colpito...

@ Cannucciari: conosco la corrente di pensiero, ma l'ho abbandonata diverso tempo fa...

@ Higuerra o Hirguerras: sospetto infondato.

@ Vale: tesoro...

Anonimo ha detto...

Non male, è chiaro che hai preso da tuo padre, non lo conosco ma deve essere sicuramente anche molto bello !

P.S Per quella momentanea mancanza non rivolgerti a tuo padre, mi dicono che stà peggio di te.
P.C.

Anonimo ha detto...

Lò sapevò chè sta sì scrivè senzà accentò.... volevò vederè sè qualcunò sè nè accorgevà.
Anchè sè essendò anonimò chè mè fregà sè qualcunò pensà chè sò ignorantè.

Anonimo ha detto...

Stia tranquillo signor "Anonimo", non sarà un accento a scandalizzarci...

bisca ha detto...

Bello...secondo me hai un futuro.Impegnati e, soprattutto, non trovarti mai una donna!

Anonimo ha detto...

Dall'analisi del post emerge che:
ferma restando la validità letteraria del "pezzo" ( comunque soggetta ai propri personalissimi giudizi) nessun altro post del blog ha ottenuto ad oggi un così elevato numero di comments.
se ne deduce che l'argomento suscita interesse. Molto più più prosaicamente: LA PATATA TIRA

LeCannu ha detto...

@coriolano: non sei un lettore attento, perchè anche il post " topo rosso" ha beneficiato di ben 10 commenti.. Certo, anche il concetto di topo può essere ricondotto a quello di patata...
p. s.: coriolano come gaio marcio, quello che si allea con equi e volsci, poi ripassa ai romani, poi si fa un giro sulle macchine a ' ntuzzo e poi ritorna dai romani che jee fanno ' o zipp' ?

: )) Ciao, e grazie.

Anonimo ha detto...

bene,questo è il 12° commento e la contestuale conferma alla mia affermazione.
no. pasquale coriolano ( massa lubrense 20/5/70 - ottima annata per le donne pessima per lo champagne. attualmente
ala sinistra/allenatore del tolfa 1° cat. ho militato nel tuscani per 6 anni realizzando 99 reti.
Domanda :perchè lecannu quando viaggia guarda al passato e non al futuro?
1 - nostalgia di casa.
2 - paura dell'incognito
3 - altro

LeCannu ha detto...

@coriolano: passato e futuro sono due concetti relativi.. l' importante è viaggiare. Forse ho un pò nostalgia di casa, è vero, ma non sono prigioniero dei ricordi. Cerco di sfruttarli per vivere meglio il futuro!