... Così cantava Max Gazzè. L'imprevisto è parte della vita. Forse ne costituisce l'aspetto più stimolante, anche quando stravolge negativamente la nostra quotidianità. L'imprevisto genera crisi, ripiegamento, riflessione e sommovimento di idee, che escono dall'incubazione, dalla stasi, e si traducono in variabili e movimento. Perciò va riconosciuto subito e assecondato: l'imprevisto ci spinge alla ricerca. Come questo blog, anche se il fine non è chiaro neppure a me...
Il 128... Che ricordi! Ne abbiamo avuto uno, in famiglia, circa dall' '86 al 91.. Era grigio metallizzato, e ad un certo punto dovemmo sostituirgli uno sportello.. Mi ricordo che l' odore della finta pelle dei sedili che surriscaldava al sole mi faceva venire la nausea.. Quanti viaggi fino in Umbria...
Buongiorno, ape! stamattina era inverno ed ora è di nuovo estate.. Ad ostia c' è un microclima del cacchio, ed io faccio le bolle di sapone dalle orecchie!
5 commenti:
Il 128... Che ricordi! Ne abbiamo avuto uno, in famiglia, circa dall' '86 al 91.. Era grigio metallizzato, e ad un certo punto dovemmo sostituirgli uno sportello.. Mi ricordo che l' odore della finta pelle dei sedili che surriscaldava al sole mi faceva venire la nausea.. Quanti viaggi fino in Umbria...
E' vero... quell'odore malsano...
:-))
Buongiorno lecannu!
Buongiorno, ape! stamattina era inverno ed ora è di nuovo estate.. Ad ostia c' è un microclima del cacchio, ed io faccio le bolle di sapone dalle orecchie!
Buona giornata!
@apepam... Immagino dunque anche tu abbia sperimentato il 128...
E' il bello del mare... puo' essere estate anche d'inverno!
Si, la sperimentai ch'ero piccina :-)
Buon pomeriggio!
Posta un commento