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lunedì, novembre 27, 2006

Prospettiva Heidelberg



Heidelberg l'avevo vista in tanti modi: di giorno, di notte, col sole, la pioggia e la neve. Già, la neve. Erano belle le case, era bella la biblioteca dell'Università, il Castello; era bella la Hauptstrasse, l'Università antica, il quartiere italiano che di italiano aveva solo il caffè e qualche sillaba ballerina in mezzo alla folla. Era bello il Ponte vecchio e il Neckarwiese, il Caffè Moro e il Jazz che ci suonava dentro a tutte le ore. Era li che trascorrevo i miei pomeriggi tra una tazza di thè un posacenere e un libro. Ogni tanto guardavo quel pezzo di strada delimitato dalle vetrine natalizie...la neve scendeva e io mi fermavo a guardarla perchè vederla scendere era un piacere e poi perchè l'atmosfera chiedeva un uomo pensieroso, uno sguardo fisso nel vuoto e una sigaretta in bilico su un posacenere. Un atmosfera degna di un Sammy Lucchetto tanto per intenderci. Un giorno Sammy sorseggiò anche lui un thè caldo su uno dei quei tavolini...per rispetto il boss del locale espose il tavolino e non lasciò che più nessuno vi si avvicinasse.
...tra qualche giorno tornerò nella mia bella Heidelberg. " Thee bitte"..." Gerne"..."Danke sehr".

12 commenti:

Anonimo ha detto...

Cazzo, in quella fottutissima città della Germania ci sono passato che era troppo presto per festeggiare Natale e troppo tardi per declamare poesie autunnali e romanticherie del cazzo. Faceva freddo amico mio, dio solo sa quanto, c'era il vento, un vento che ti si attacca addosso e che non ti lascia nemmeno quando te ne torni a casa e ti metti nel tuo dannatissimo letto a pensare a tutte le bionde mozzafiato che hai incontrato per strada. Un giorno il vecchio Jack Bisca mi guarda emidice: "Amico, ti porto in un locale, un locale di quelli che quando entri dici cazzo amico che locale". Beh, Jack era un amico, e quando un amico ti dice che ti porta in un locale dove quando entri dici cazzo amico che bellezza di locale del cazzo... è un tuo preciso e fottutissimo dovere andare in quel maledettissimo locale. E così andai in quel locale e c'erano dei tavolini e le pareti lucide come i denti del vecchio Sugar Ray Robinson. E allora mi siedo e Jack mi dice: "Ti piace il locale?". E io gli dico: "Cazzo Jack, mi piace il dannato locale, mai visto tanto locale in un locale cazzo". Si sentiva di sottofondo un jazz che mi ricordava i pomeriggi passati attaccato alla radio di mio padre ad ascoltare lo swing. Parlammo di tante cose io e Jack, poi ci portarono due tazze e dentro a quelle tazze c'era un liquido scuro e dentro a quel liquido scuro c'erano delle sostanze gustolfattive che componevano una miscela che profumava di caffè, sapeva di caffè e bruciava come un dannatissimo caffè di Little Italy. Beh, non ci misi molto a capire che era caffè e allora accesi una sigaretta, di quelle sigarette che quando le accendi ti guardi intorno e ti senti come uno che si è appena acceso una sigaretta mentre beve un fottuto caffè. Jack parlava, io fumavo, poi parlavo io e Jack fumava, poi sorseggiavo il caffè e Jack parlava, e mentre parlavo io Jack sorseggiava e poi fumava di nuovo. Ci furono una serie di gesti ripetitivi, degli sguardi, delle risate. Poi arrivò la sera, e con la sera la voglia di casa, la voglia di fuggire da quelle strade fredde. Salutai Jack, presi la mia strada e lui la sua. Oggi che mi dicono che Jack tornerà in quei posti lontani a beccarsi un freddo del cazzo, io gli auguro buon viaggio e gli dico di coprirsi bene. Copriti amico, copriti...

LeCannu ha detto...

Adoro la Germania, e prima o poi ci tornerò.. Devo rispolverare un pò la lingua, ma è il problema minore.
Quindi heidelberg vale, da come leggo..

Buon Bisca, è un piacere leggerti ancora!
Ciao fratello!

Anonimo ha detto...

WII...che bello! Ti invidio..bhè no del resto vai a dare un esame.. ;P ..ma da come la descrivi è uguale alla Germania dei miei sogni..^.^!! Tesoro..cmq vada (spero fottutissimamente bene..ovvio!) mi hai promesso di portarmi in qsti posti meravigliosi..perchè da qndo sto con te..ogni volta che ti sento parlare di Heidelberg me ne innamoro sempre di più!
Insomma..portami con te....sto rosicando come un canguro in verticale!!! *.*

Anonimo ha detto...

Ma che siete tutti impazziti?
La Germania è piena di tedeschi!
PC

apepam ha detto...

Uh... a me piacerebbe andare a Heidelberg... non pensavo che fosse cosi' conosciuta!!

Anonimo ha detto...

Nulla da dichiarare.
Quindi sto zitta.
Solo un saluto...Ciao!!

bisca ha detto...

Cara Apepam..se ti serve una guida turistica vivente di Heidelberg sai dove trovarmi...

bisca ha detto...

Dandapit...non avendo nulla da dichiarare ricambio il tuo saluto...

KikiPetite ha detto...

Quanti ricordi...Ho delle foto splendide di Heidelberg ovviamente in una freddissima giornata di novembre di due anni fa...e mi sembra di poter sentire ancora le risate di noi amici...

Grazie per questo bel ricordo.

K.

bisca ha detto...

Non mi dire che anche tu sei stata in Erasmus ad Heidelberg...finora avevo parlato solo con persone che non avevano nemmeno l'idea di dove fosse questa piccola città...dimmi un pò, cara Kiki, cos'è che ti è rimasto più impresso di HD?
Salut..

apepam ha detto...

Ne terro' conto!
:-))

LeCannu ha detto...

Mi ricordo quando studiavo ad heidelberg. Eravamo io, Comenio e l' uomo ragno... A sbronzarci e a parlar dei minimi sistemi...