... Così cantava Max Gazzè. L'imprevisto è parte della vita. Forse ne costituisce l'aspetto più stimolante, anche quando stravolge negativamente la nostra quotidianità. L'imprevisto genera crisi, ripiegamento, riflessione e sommovimento di idee, che escono dall'incubazione, dalla stasi, e si traducono in variabili e movimento. Perciò va riconosciuto subito e assecondato: l'imprevisto ci spinge alla ricerca. Come questo blog, anche se il fine non è chiaro neppure a me...
martedì, luglio 11, 2006
Cercare casa..
.. Mi accontento di una stanza: un ambiente tutto per me che possa gestire, tenere sotto controllo. Diciamo che alla veneranda età di 27 anni, trascorsi in toto( se escludiamo la parentesi apocalittica del servizio militare) a casa con i miei, sento fortissima l' impellenza di essere autonomo, di gestire la mia vita da solo a costo di vivere di stenti. Ormai ho capito che i miei ritmi universitari sono molto lenti, nonostante io sia intenzionato a terminare gli studi. Ma ho bisogno di non fossilizzare la mia esistenza dietro ai libri, nella perenne attesa che questo strazio dello studio termini. Perciò, sto cercando di trovarmi un lavoretto part time, di riprendere in grande stile l' attività di chitarrista, di arrabattarmi con le ripetizioni. Ma quando leggo i costi di una camera singola nell' Urbe, ogni mio tentativo è come se venisse congelato: se non hai almeno 350 euro mensili, la camera te la sogni. Devi calcolare poi tutte le spese collaterali ( gas, luce, condominio e, ovviamente, il cibo, etc. etc.), perciò per viver dignitosamente da solo non puoi pretendere di cacciare meno di 700- 800 euro mensili. Quello dell' autonomia è un passo che sono deciso a fare, ma.. a volte mi scoraggio molto. Come può un ragazzo pensare di andarsene di casa senza gravare comunque anche in minima parte sul bilancio dei genitori? Come pensare di alzare almeno 1200 euro al mese se non si è abbastanza scaltri oppure ingegneri nucleari?
Datemi un parere ed un incoraggiamento!
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