... Così cantava Max Gazzè. L'imprevisto è parte della vita. Forse ne costituisce l'aspetto più stimolante, anche quando stravolge negativamente la nostra quotidianità. L'imprevisto genera crisi, ripiegamento, riflessione e sommovimento di idee, che escono dall'incubazione, dalla stasi, e si traducono in variabili e movimento. Perciò va riconosciuto subito e assecondato: l'imprevisto ci spinge alla ricerca. Come questo blog, anche se il fine non è chiaro neppure a me...
mercoledì, ottobre 04, 2006
Deus ex Machina
"La laurea in lettere non ti servirà nemmeno al cesso. E' carta dura".
Così esordì quella donna fissandomi negli occhi dalla sua scrivania. Risposi che non era la prima a darmi quel tipo di informazione e che, con molta probabilità, non sarebbe stata nemmeno l'ultima.Proseguimmo il nostro discorso delineando il cammino numerato che mi avrebbe portato al titolo di "dottore in lettere".
Si comportò come se quella sua affermazione non fosse stata altro che una banale constatazione metereologica, non curandosi minimamente delle ripercussioni che avrebbe potuto avere se non sulla mia anima, quanto meno sui miei nervi.Terminato il lavoro mi levai da quella sedia con la stessa lentezza con cui un contadino terroso ritrova la posizione eretta dopo ore di schiena ricurva. La salutai abbozzando un sorriso e mi augurai ad alta voce il soccorso di Dio:" Un deus ex machina farebbe al caso mio -pensai-. Un intervento dall'alto che illumini il mio percorso e mi guidi verso la meta".
Voltai le spalle alla donna e alla sua scrivania e uscii dalla porta.
Appena fuori pensai nuovamente a quel deus ex machina e al suo impiego nella commedia latina.
Potevo già vederlo, il deus ex machina. Era là, davanti a me con la sua Maserati grigia metallizzata. " Bella Bisca, io so er Deus e questa è la Machina. Daje zompa, che te do no strappo".
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3 commenti:
letto sul blog mi piace ancora di più...Bravo Bisca...Tra l'altro il tuo stato d'animo credo sia largamente condiviso da tutti noi laureandi in lettere...che ci vuoi fare!
Bel pezzo... ma tu a sto Deus che j'hai detto? Comunque io sto tizio l'ho incontrato che sarà stato... mercoledì madina, che stavo a Via Grgorio VII a un Bar. Ariva questo co sta camicia rosa tutta aperta sur davanti co na capezza d'oro de 'n par d'etti che je faceva capoccella tra li ciuffi de pelo. Entra e me fa
- Ma che è tuo quer cesso de machina in doppia fila? -
Io che me stavo a pasteggià un cappuccio, moo guardo e je dico
- Embè? -
- Embè ar cazzo. La voi spostà, devo fa manovra, che voi che sargo sur marciapiede perchè te te stai a beve er cappuccio? -
- No, no, mo la sposto, rilassete -
Esco de fora, sposto la machina e questo sale su sto Maserati, mette 'n moto e se ne va.
A Bisca, ma nun è che te stava a venì a prenne a te?
Sta machina è sempre in panne, quando ariva sotto casa mia..
Bella bisca, un abbraccio!
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