... Così cantava Max Gazzè. L'imprevisto è parte della vita. Forse ne costituisce l'aspetto più stimolante, anche quando stravolge negativamente la nostra quotidianità. L'imprevisto genera crisi, ripiegamento, riflessione e sommovimento di idee, che escono dall'incubazione, dalla stasi, e si traducono in variabili e movimento. Perciò va riconosciuto subito e assecondato: l'imprevisto ci spinge alla ricerca. Come questo blog, anche se il fine non è chiaro neppure a me...
giovedì, novembre 23, 2006
Finché saremo capaci di sorridere e di imprecare, finché guarderemo al mondo come ad un inesauribile vortice di occasioni, ( anche se un pò stronzo), finché ci capiremo senza bisogno di un interprete aramaico o di un intermediario dei servizi segreti, finché i piedi ci reggeranno e passegggiare per chilometri non sarà un problema..
Qui dovrebbe intervenire il periodo principale, ma credo che vada bene così. Mi piacciono le subordinate fine a sé stesse. Questa, in particolare...
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6 commenti:
io sono un maestro in cattedra:
hai scritto "e passegggiare", invece di "a passeggiare".
Una "e", e una "g" da correggere...
(commento stupido e non utile, ma tant'è!)
A parte ciò...
...FINCHE' tutto ciò accadrà, ...saremo felici?
belli?
soddisfatti?
umani?
...
..
Boh.. L' interpretazione è aperta.
Grazie per le corriggeriture, errata.
Ti sei scelta/ o un nick impegnativo.. Sai quanto lavoro sui blog! Oppure sei la mia erratacorrigente personale?
Ciao
personale, personalissimo!!!
are you happy?
Allora si sbaglio mi corriggerai.. Ma non tirar troppo la corda che sono permaloso!
Ti c-o-r-r-e-g-g-e-r-ò.
va
be-ne.
Attenzione alla parola "corriggerai", ha un suono che ne evoca un altro...con una "s" e una "e"...puzza...
Ma non t'impermalosire, me ne vado!
(per ora)
ciao...
Corriggerai, se mi permetti, suona meno puzzona della sua forma corretta: (S)correggerai. Quello che è giusto è giusto. Baci.
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