... Così cantava Max Gazzè. L'imprevisto è parte della vita. Forse ne costituisce l'aspetto più stimolante, anche quando stravolge negativamente la nostra quotidianità. L'imprevisto genera crisi, ripiegamento, riflessione e sommovimento di idee, che escono dall'incubazione, dalla stasi, e si traducono in variabili e movimento. Perciò va riconosciuto subito e assecondato: l'imprevisto ci spinge alla ricerca. Come questo blog, anche se il fine non è chiaro neppure a me...
martedì, giugno 12, 2012
In sur la sera di Giugno.
Nel paese della desolazione e della desertificazione umana, io scelgo di continuare a scegliere. Perciò spesso mi rinfranco con motteggi e cazzate a suon di musica. Mi spiace che non possiate ascoltarli, ma vi assicuro che Sprinsteen in confronto è un musico da parrocchia. A proposito di parrocchia, mi piacerebbe un sacco andarmi a confessare, l'ultima volta credo sia stato nell' 85 o giù di lì. Mi sono scordato dell'effetto che fa doversi vergognare e inorridire sotto il senso di colpa davanti ad un vecchio che puzza di vecchio che ti impartisce preghiere scelte a caso come ammenda.
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