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venerdì, luglio 21, 2006

Continuate voi se vi va n° 0


Qualcuno era già in preda ai sussulti delle mulattiere. Higuerra stava sul piede di partenza ma gli doleva la caviglia; guardava fuori annusando un bicchiere, avrebbe rimandato il tutto di qualche miglio ancora. I vicoli erano crepe di sole nella terra grigia del mezzogiorno. Le madri te le immaginavi sugli usci, anfore greche con voci socchiuse di flauto; i figli, piccole lune pazze attorno ad un pallone che sembrava un frutto ibrido, sfuggito agli agrumeti gelosi di zi' Zeusi. Eppure c'era odore solo di creolina. Per tutti tranne Higuerra col suo bicchiere.
Scalia l'aveva visto una volta prima d'allora, e s'erano detti: Higuerra, Scalia.
E oggi andava in sposa a sua cugina.

3 commenti:

Flauto ha detto...

@ cannu
Grazie per gli auguri!!!
fai buon viaggio!! :))
Saras

LeCannu ha detto...

Il portico di legno antico gettava ombre allungate sul terreno scosceso e pietroso, e scalìa era lì seduto all' estremità dell' interminabile tavolo d'acero, avvolto da una leggera camicia bianca ed intento accoratamente al suo brindisi come un arringatore romano, muovendo ritmicamente il bicchiere colmo di vino rosso che ora innaffiava a gocce i volti paonazzi dei convitati. Higuerra cercò di alzarsi dalla sedia, ma la testa girava vorticosamente ed un vago senso di nausea lo costrinse a rimanere seduto. Si voltò a fatica verso il promontorio, dove le cannù si stagliava immobile a farsi schiaffeggiare dal vento.. Il sole stava abbandonando la scena, ed higuerra avrebbe tanto voluto che restasse.. soltanto un pò..

LeCannu ha detto...

@ saras:
Aggrazie! Il viaggio è stato molto piacevole anche se poco riposante ( ho camminato tantissimo!!)..
Tu, piuttosto. come hai festeggiato? Tutto bene?
Un bacione!