... Così cantava Max Gazzè. L'imprevisto è parte della vita. Forse ne costituisce l'aspetto più stimolante, anche quando stravolge negativamente la nostra quotidianità. L'imprevisto genera crisi, ripiegamento, riflessione e sommovimento di idee, che escono dall'incubazione, dalla stasi, e si traducono in variabili e movimento. Perciò va riconosciuto subito e assecondato: l'imprevisto ci spinge alla ricerca. Come questo blog, anche se il fine non è chiaro neppure a me...
giovedì, giugno 21, 2012
Cosacosa?
Milano blocca l'iniziativa per la cittadinanza onoraria al Dalai Lama a causa delle pressioni di Pechino. Pisapia dice: " Lo riceverò in privato". In queste due righe di testo c'è un concentrato tale di arroganza, meschinità, prepotenza e vergogna da far riflettere seriamente sulla pochezza dell'essere umano. Possono le tracotanti pressioni di un gigante dell'economia mondiale vincere sulla dignità e sul sentimento di umanità e fratellanza universale? La risposta non è dentro di noi, per quanto sia comunque sbagliata. Cosa fare allora? Perché alla fine vince sempre chi ha più potere? Perché ci sentiamo sempre spronati ad eguagliare chi, dalla vetta, può prendersi il lusso di sputare negli occhi di chi è impotente? Schiere di filosofi hanno speso oceani d'inchiostro per cercare di sviscerare la natura umana e tentare di sbilanciarsi, spesso, verso la parte migliore che c'è in ognuno di noi. Vi giuro che io continuo a nutrire dei dubbi, sarà che all'ultima lezione di Marco Aurelio ero assente...
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4 commenti:
potevamo (e parlo a nome del resto del mondo, scusa la modestia) anche non legittimarli con le olimpiadi tanto per iniziare. ma, forse, sarebbe stato ipocrita visto l'intrallazzo economico globale che verte loro intorno.
Tanti secoli or sono, in occasione delle Olimpiadi venivano sospesi temporaneamente i conflitti. Anche questo era un concetto ipocrita, ma sicuramente lontano anni luce dalle dimensioni abnormi raggiunte dalla falsità delle odierne rappresentazioni sportive cosmopolite, che sanciscono una volta di più la capacità di autorappresentazione della società opulenta e falsamente policroma che le rappresenta.
Che schifo.
è già qualcosa che la cittadinanza non l'abbiano girata a Hu jintao...
Zitto va', che non si sa mai...
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