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domenica, giugno 17, 2012

Notturno fake

La notte, da qualche tempo a questa parte, si mostra ambigua nei miei riguardi. Come una donna che dice di amarti alla follia e ti intorpidisce i sensi, facendoti abbassare ogni tipo di difesa immunitaria del cuore e della mente, per poi gettarti nella disperazione con un repentino mutamento del suo affetto, così la notte costruisce la sua trappola per me: si fa desiderare, giungendo ammantata di stelle, carica di odori placidi e marcati, ricca di silenzi calorosi e di piccoli rumori come suoni d'orchestra. Ecco dunque che io chiudo gli occhi, la respiro, e quindi mi sdraio sul letto con gli occhi felicemente stanchi e la mente che inizia a galoppare verso praterie nebbiose, cercando di spalancare le porte del sonno che mi accoglie chiudendo poi ferocemente i battenti dietro si sé. Iniziando così incubi drammatici, così realistici da farmi svegliare carico d'angoscia e incapace di distinguere il sogno dalla realtà. Lei, la notte, rimane lì, in silenzio, ed io sento sulla pelle il suo sorriso beffardo, quasi fosse un'amante tradita che aspettava da secoli il momento giusto per vendicarsi. Il giorno arriva con il suo fardello di cose da sistemare e faticose maratone notturne senza meta, e mi presenta un conto salato, che provvedo a dilazionare con cambiali che probabilmente non salderò mai. Vorrei che facessimo la pace, amica notte, luogo dei pensieri assoluti e delle vite potenziali ed inespresse. So che a lungo ti ho bistrattata, scambiandoti per la vita diurna, ma credimi, sono stato costretto, non è un modo di dire per autoassolvermi. Vorrei che ritornassimo a dialogare come vecchi amici, senza l'astio di una coppia che non è capace di perdonarsi più nulla. Ti amo per quello che sei, e non per quello che ti costringiamo ad essere. Apri di nuovo i tuoi pori luminosi sui miei pensieri stanchi, ti assicuro che non aspettano altro. Io attendo assieme a loro, né padrone né schiavo, ma compagno di viaggio, protagonista pacifico di un'esistenza troppo spesso violenta.

1 commento:

Anonimo ha detto...

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