... Così cantava Max Gazzè. L'imprevisto è parte della vita. Forse ne costituisce l'aspetto più stimolante, anche quando stravolge negativamente la nostra quotidianità. L'imprevisto genera crisi, ripiegamento, riflessione e sommovimento di idee, che escono dall'incubazione, dalla stasi, e si traducono in variabili e movimento. Perciò va riconosciuto subito e assecondato: l'imprevisto ci spinge alla ricerca. Come questo blog, anche se il fine non è chiaro neppure a me...
venerdì, agosto 04, 2006
It's up to you
Queste parole mi fuor porte in anglico idioma. Il costrutto fu rapidamente sciolto nella più amata lingua del Sì, ma il quarto d'ora successivo alla pronunzia fu un esercizio di interpretazione. Sinfonia di interrogativi o infernale bufera di congetture. Il vino non aiutò il ragionare, la favella si fece fioca di fronte all'umanità che pascolava nei dintorni. Io venni in loco d'ogne luce muto, che mugghia come fa mar per tempesta, se da contrari venti è combattuto... Illuminato dal sapore del Varnelli con ghiaccio o forse scosso dalla tramontana, risolsi l'enigma in una fragile lettura. Lasciai che il pensiero si sciogliesse nell'umidità di una stanza, mi abbandonai ad una tiepida risposta...
A l’alta fantasia qui mancò possa; ma già volgeva il mio disio e ’l velle, sì come rota ch’igualmente è mossa, l’amor che move il sole e l’altre stelle.
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3 commenti:
non ho capito molto bene la situazione ma come dire..me piace.Caro Scalia è ufficiale, tu c'hai il bernoccolo della scrittura:vedi che devi fa.
Così scrisse Sgamas. Scalia sorrise, accese una sigaretta in onore dell'amico musicante e cominciò a ragionare sul da farsi...
Concordo col fratello sgamas. Inzuppa questa benedetta penna nel calamaio più spesso!
Tuttto bene, scalìa? Noi Ti si aspetta, eh!
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