... Così cantava Max Gazzè. L'imprevisto è parte della vita. Forse ne costituisce l'aspetto più stimolante, anche quando stravolge negativamente la nostra quotidianità. L'imprevisto genera crisi, ripiegamento, riflessione e sommovimento di idee, che escono dall'incubazione, dalla stasi, e si traducono in variabili e movimento. Perciò va riconosciuto subito e assecondato: l'imprevisto ci spinge alla ricerca. Come questo blog, anche se il fine non è chiaro neppure a me...
martedì, agosto 22, 2006
Tenui intestini
ed elli avea del cul fatto trombetta
Sorpreso da un'emozione che spinge ad alzarsi. Stanco dello sgradevole ricorrere della situazione o semplicemente abbandonato a ciò che non si può controllare. Capita a volte di doversi fermare per rimanere soli, cercare nella parete quelle imperfezioni di muratura che catturano lo sguardo e lasciarsi trafiggere da un calore diffuso. Giorni di vita scorrono intorpiditi, segnati dal timore di un' eventualità tendenzialmente maleodorante. Si accetta l'inumana condizione di fastidio e il pensiero corre alla scienza e ai suoi antidoti, al leggero nutrirsi, ad un'acqua che purifica. Una chimica lotta di virali eserciti, un campo di guerra che non vorresti essere tu e il mio sincero augurio per una regolarità ritrovata.
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1 commento:
caro armstrong complimenti! permettimi di salutarti con un prosaico:
"Chi prima la sente sotto gli pende"
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