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martedì, agosto 01, 2006

oggi come ieri guerra



Oggi, xx/xx/ 1916

" Cara anna,
un' altra interminabile giornata è ormai giunta alla fine, ed il sole infonde i suoi raggi cremisi all' interno della trincea, dipingendo colori di guerra sui visi stanchi e terrosi degli altri soldati.. qualcuno, come me, approfitta del momento di innaturale calma per rannicchiarsi su sé stesso e scrivere poche, concitate righe; qualcun' altro siede con lo sguardo fisso nel vuoto ed il volto scarnito ed solcato da rughe, stringendo senza passione la fredda canna del proprio fucile. Un giovane tenente di complemento ispeziona con passo incerto la nostra postazione, fermandosi infine a sorseggiare un disgustoso caffè a base di carrube assieme a due corpulenti caporali della provincia di caserta.. Sento le loro fragorose risate da qui, ed avverto la composta malinconia del tenente, un ragazzo di appena vent' anni che probabilmente non giungerà a guardare con occhi coscienti la prossima alba..
I bombardamenti si sono susseguiti per tutto il giorno.. Il sibilo dei mortai è divenuto ormai oscuro presagio di una lotteria di morte: chi sopravviverà al botto? Siamo riusciti a contenere le perdite: sono morti soltanto quattro soldati.. Due di loro hanno sofferto molto, urlavano come disperati mentre le budella si riversavano impietosamente al suolo.. Il ragazzo che sedeva a soli quattro metri da me è passato all' altro mondo senza nemeno accorgersene: nella mano destra che ho raccolto a dieci metri di distanza c'era ancora la sigaretta con il braciere fumante, consumata soltanto per un quarto." Nemmeno il tempo di finirla", ho pensato con una punta di tristezza abissale, mentre il mondo ruotava tutto intorno a me, vertiginosamente, e qualcuno mi strattonava con forza. avevano bisogno di me in infermeria. Era l' ufficiale medico, l' occhio bendato e sanguinante, che mi incitava a correre perchè un ragazzo di 18 necessitava di un' amputazione. Non di una ragazza con cui condividere i momenti più spensierati dell' adolescenza, ma di una bella amputazione. Un arto regalato alla patria oggi, e domani chissà cos' altro..."

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Non ho parole. Solo un commosso silenzio...
Ciao fratello.

daniela ha detto...

ecco, ho sbagliato, volevo scriverti qualcosa in risposta ma siccome non ci capisco niente di pc nè di blog l'ho postato come commento al mio blog, di fila al tuo...per ora leggilo lì, poi, ora che ho imparato, ti posterò i commenti al posto giusto!
Ciao, Daniela

LeCannu ha detto...

@Scalìa: Ciao fratello, qui si sente la tua mancanza.. divertiti e torna vincitore!

@Daniela: Don' t worry, stai parlando con l' anti-tecnologico per eccellenza: per fortuna il mio macIntosh mi semplifica molto la vita.. Ho letto e risposto sul tuo blog, grazie ancora!
ciao!