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domenica, settembre 03, 2006

Apologia del ritorno


L'indugio non-era-previsto. La decisione arrivò improvvisa. Licenziò una non-motivazione ad effetto che lo sollevò dalle sue responsabilità. Si guardò nella polvere dello specchietto retrovisore, sorrise, si sentì avvolto da una soddisfazione nuova. Pensò al sorriso tagliato del Bisca e alle sue parole al doppio malto, ad un discorso ben articolato e convincente. Un ipotesi di fallimento si affacciò in quella festa di gagliardi pensieri: si permise la confidenza di mandarla a fare in culo.

La razionalità aveva perso qualsiasi velleità di rivincita.

1 commento:

LeCannu ha detto...

...Quella strada gli scivolava via ogni volta, e lui era sempre troppo assente per poterne misurare la bellezza. Sciamavano oltre file di betulle, di olmi e di rifiuti suburbani, mentre la sua sigaretta danzava un ultima volta nell' aria, eseguendo due salti mortali fuori dal finestrino. Sarebbe caduta a terra silenziosamente, e nessuno se ne sarebbe accorto...